A San Giovanni a Teduccio (Napoli), grazie anche a un bambino, è stata avviata una comunità energetica rinnovabile e solidale, la Cers Napoli Est. Il progetto è stato promosso da Legambiente insieme alla Fondazione Famiglia di Maria, istituzione educativa che opera oggi in una palazzina dell’Ottocento nata come orfanotrofio gestito da religiose.
La sfida di fidarsi
Per installare 166 pannelli solari, la Fondazione ha messo a disposizione il tetto e anche la sua potenzialità educativa. Motivare persone rese diffidenti dal degrado per aggregare le 40 famiglie che costituiscono la comunità energetica non è stato facile, ma ci ha pensato anche un bambino di 11 anni, Gennaro Dragone. Chi poteva chiudergli la porta in faccia? E così “Genny” per mesi ha spiegato i vantaggi dell’iniziativa e raccolto adesioni. Lo affiancava Assunta, una mamma “di casa” nella Famiglia di Maria. La Fondazione, del resto, non è nuova a coinvolgere bambini e bambine in iniziative di rigenerazione ambientale; da anni, con educatori ed esperti, realizza sul territorio laboratori rivolti anche a genitori, nonni e nonne.
L’impianto fotovoltaico della Cers Napoli-Est, finanziato dalla Fondazione Con il Sud, produce energia elettrica per le 40 “famiglie-socie”: per ciascuna il risparmio annuo in bolletta sarebbe di circa 300 euro, ma l’iniziativa genera già molto di più: alimenta fiducia e senso civico. E per questo lo scorso 14 dicembre il presidente Sergio Mattarella ha conferito a Gennaro l’onore di “alfiere” della Repubblica.
Verso una “rete di comunità”
Il 16 dicembre 2021 è nata la Rete di Comunità energetiche rinnovabili e solidali. Sebbene sia ancora informale, nel suo primo giorno di vita ha già raccolto una ventina di adesioni. Stefano Ciafani, presidente di Legambiente, nota che oggi, grazie al recepimento della Direttiva europea Red II, le Cer «sono qualcosa di più di un pezzo del futuro energetico di questo Paese: hanno un enorme potenziale per attuare in modo concreto e dal basso la giusta transizione, ovvero sono uno strumento in grado di mettere insieme tutti e tutte, comunità e territori, ma anche di portare un grande valore sociale aggiunto, contribuendo in modo importante alla lotta contro la povertà energetica e diventando occasione per valorizzare e rigenerare territori e tessuti sociali».
Adesioni aperte
Legambiente, Cers Napoli Est e il Comune di Ferla (Siracusa) sono i promotori della Rete, pensata come strumento collettivo in grado non solo di aiutare in modo concreto le nuove Cers ma anche e soprattutto per realizzare «questa occasione di riscatto sociale in tutti quei luoghi, territori e periferie dove le comunità energetiche rinnovabili e solidali possono portare un contributo alla rinascita, alla speranza e alla bellezza». Alla Rete possono aderire Cer già costituite e che hanno obiettivi solidali dichiarati nel proprio statuto, ma anche Cer che intendono inserirli. Possono aderire Cers in formazione e soggetti che le promuovono. Chiunque abbia interesse a perseguire obiettivi di solidarietà attraverso la Rete può prendere visione del “manifesto” e aderire* scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..