Val di Susa / Il grido della Terra e dei poveri
Il Circolo Laudato si’ Vallesusa è nato il 30 luglio 2020 a Bussoleno (TO), dopo un corso per animatori organizzato dall’allora Movimento Cattolico Mondiale per il Clima e frequentato da sette componenti dell’Unità pastorale Bussoleno-Bruzolo-Chianocco-Foresto.
Attualmente siamo in 20: tre preti diocesani, alcune Suore giuseppine di Susa e Missionarie della Consolata di Caprie e componenti dei “Cattolici per la Vita della Valle”, della Caritas di Bussoleno e delle Commissioni diocesane della Pastorale Sociale e del Lavoro e per l’Ecumenismo.
Ci riuniamo ogni terzo lunedì del mese.
Vedere, giudicare, agire
Coltiviamo la spiritualità del Creato meditando il Vangelo e la Laudato si’. Consideriamo l’enciclica di papa Francesco una bussola morale e spirituale, ma anche molto concreta, al servizio della società, perché invita all’azione profetica per risolvere situazioni di disagio sociale e ambientale a partire dall’ascolto della nostra coscienza.
Con la metodologia “vedere, giudicare, agire”, nel nostro territorio abbiamo avviato un percorso di ecologia integrale attento al grido della Terra e dei poveri: “Non rimaniamo indifferenti, non giriamoci dall’altra parte” (cfr. Fratelli tutti, 64). Per questo collaboriamo con la Caritas e il Rifugio migranti di Oulx, e coinvolgiamo altre persone nella cura della Terra e nel cambiare stile di vita. Attraverso i social media diffondiamo anche informazione e formazione.
Un crescendo di iniziative
Dal 30 luglio 2020 abbiamo realizzato un Centro estivo Laudato si’ a Chianocco e promosso il Tempo del Creato collaborando anche con le Chiese valdese e ortodossa.
Nel 2021 le iniziative sono iniziate il 22 aprile, in occasione della Giornata della Terra; il 23 maggio, Pentecoste, abbiamo concluso l’Anno speciale Laudato si’ nella cattedrale di Susa e a giugno abbiamo presentato il nostro Circolo al vescovo Cesare Nosiglia. Nel mese di settembre abbiamo celebrato nuovamente il Tempo del Creato e partecipato alla Giornata mondiale del migrante e del rifugiato a Oulx, luogo simbolo di coloro che, arrivando da Paesi lontani, cercano disperatamente di varcare il confine per raggiungere la Francia.
Il 6 novembre scorso a Susa, nel centro Beato Rosaz, abbiamo animato la giornata connessa alla Settimana sociale della Chiesa cattolica italiana sul tema “Il pianeta che speriamo: ambiente, lavoro, futuro, poveri. Tutto è connesso”. Intendiamo prenderci cura dei territori, delle povertà, delle migrazioni e delle solitudini. All’evento hanno partecipato anche numerose organizzazioni laiche che in Val di Susa si occupano di questi aspetti; organizzata dalla Commissione per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso, dalla Commissione diocesana per la Pastorale sociale del lavoro giustizia e pace, e dal nostro Circolo, la giornata ha avuto un tocco ecumenico e interreligioso. Come Circolo, avvertiamo la necessità di fare comunità con chiunque si prenda cura della Casa Comune e a tal fine promuoviamo collaborazioni sempre più ampie.
Oltre l’ambito di Chiesa
Ci sentiamo Chiesa, perciò cerchiamo di coinvolgere vescovo, preti e il maggior numero possibile di fedeli tradizionali: siamo molto presenti nelle messe parrocchiali e promuoviamo attività di oratorio e di catechismo connesse agli stili di vita e alla Laudato si’.
Preferendo prenderci cura della natura nello svolgersi del suo normale corso, abbiamo scelto di non piantare alberi; pensiamo anche che sia meglio abbracciare un migrante che un albero, ma una cosa non esclude l’altra.
Scambiamo esperienze con Circoli LS a noi vicini, come quello di Piossasco, e ci impegniamo a vivere il n. 179 della Laudato si’ attivando e controllando le istituzioni della zona sui danni arrecati all’ambiente.
Pur affrontando questioni ambientali ed ecologiche, il Papa ci esorta a dare anzitutto attenzione a coloro che il nostro sistema economico esclude e schiaccia, incluse le nuove generazioni. In Val di Susa il nostro Circolo si impegna in due ambiti principali: l’ambiente e le persone emarginate.
Disastro Tav
Per la tutela del territorio e della biodiversità protestiamo per il danno arrecato dal cantiere della Tav Torino-Lione: gli stessi progettisti stimano un aumento del 10% di patologie cardio-respiratorie. Nei 15 anni di attività del cantiere verranno immesse nell’aria 12 milioni di tonnellate di anidride carbonica, ma già adesso più di 5.000 alberi sono stati rimossi e molte falde acquifere danneggiate.
Con preoccupazione, stiamo monitorando i danni ambientali e sanitari: per diminuire di 20 minuti il tempo di trasporto delle merci da Torino a Lione, i costi sono elevatissimi, e il gruppo Cattolici per la Vita della Valle, che ha 8 aderenti nel nostro Circolo, è molto impegnato in questo ambito.
“Viaggi della speranza”
Circa 100 migranti affluiscono ogni giorno al “Rifugio di Oulx”, un centro di assistenza gestito da don Luigi Chiampo, parroco a Bussoleno e nostro animatore. A piedi, per sentieri di montagna, cercano di arrivare in Francia, ma molte volte vengono respinti al confine. Le squadre di soccorso assistono coloro che riportano cadute o problemi di congelamento. Talvolta necessitano di cure mediche e alcune persone del nostro Circolo offrono loro accoglienza e conforto morale, oltre che cibo e vestiti.
Per ragioni climatiche ed economiche ci sono migranti che da quattro anni sono in giro per il mondo; tra loro bambini e bambine che crescono in questo faticoso migrare senza poter andare a scuola: il loro sguardo ti tocca dentro. Sono persone in cerca di dignità e di vita, che affrontano il gelo della neve e della notte per realizzare il loro “viaggio della speranza” nell’indifferenza generale degli Stati.
Verso un nuovo modo di “abitare”
Ambiente e povertà sono connessi, come i tanti aspetti della biodiversità che cerchiamo di tutelare nella nostra valle. È importante educarci al nesso tra umanità e ambiente, e il nostro Circolo desidera capire come stiamo abitando la Valle di Susa e come invece dovremmo abitarla. Lo facciamo lasciandoci orientare dalla bussola sociale e spirituale della Laudato si’. Come discepoli e discepole del Vangelo, Gesù di Nazaret è il nostro “testimonial”.
Venite a trovarci: la nostra comunità è lieta di ospitarvi nella Valle di Susa, una realtà sofferente ma anche piena di speranza.