Nel buddhismo non c’è un’esplicita teoria a favore della donna e sono presenti aspetti misogini e ambivalenti dal punto di vista socio-culturale e istituzionalizzato, che si sono storicamente affermati in Paesi a maggioranza buddhista.Le donne sono state ammesse nell’ordine monastico dopo molte insistenze e con una regola più restrittiva di quella maschile, ma è stato un atto notevole da parte del Buddha, oltre 2.500 anni fa, includere le donne negli insegnamenti in una società patriarcale che le vedeva portatrici di pochi diritti in materia di istruzione e pratiche religiose.Nelle Scuole del buddhismo Theravada diffuso nel Sud-est asiatico, gli ...
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Fondando la propria base sul precetto dell’astensione dall’uccidere o dal nuocere agli esseri viventi, siano questi umani o animali, è normale comprendere come la maggioranza degli studiosi moderni contempli il buddhismo come credo incompatibile con qualsiasi tipo di violenza.Quest’affermazione trova conferma nella lettura delle parole di Tenzin Gyatso, attuale XIV Dalai Lama, il quale afferma che occorre insegnare sin dalla giovane età il valore della tolleranza, della generosità e del dialogo per la risoluzione delle questioni complesse e che, quindi, le discriminazioni di ogni genere ed entità costituiscono esclusivamente una fonte di violenza...
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