Siamo delle religiose di Roma, da anni impegnate a fianco delle vittime di tratta.
Insieme costituiamo una piccola realtà, figlia della rete mondiale Talitha Kum, nata nel 2001 da un’intuizione missionaria dell’Unione internazionale delle superiore generali (Uisg). Nel 2020 Talitha Kum ha coordinato 52 reti di religiose presenti in più di 90 Paesi dei cinque continenti, per un totale di oltre duemila operatrici e operatori che assistono oltre quindicimila vittime di tratta e che, con attività di prevenzione e di sensibilizzazione, raggiungono più di duecentomila persone.
A Roma, nel nostro piccolo, noi ci sentiamo una minuta “rete di grazia” che, al di là di tanti limiti, ha grandi potenzialità. È un servizio fondante, perché è chiamato a ridare dignità e senso a “vite calpestate”. È un servizio che non si improvvisa: scaturisce da una scelta personale fatta con passione, perché esige di lasciarsi toccare dalle ferite di donne e ragazze violate e sfruttate. Noi le incontriamo quotidianamente.
Oltre a denunciare questo traffico inumano e ad agire concretamente, collaboriamo alla preparazione della Giornata mondiale di preghiera e riflessione contro la tratta di persone, che dal 2015 ricorre annualmente l’8 febbraio. Negli anni questo momento ci ha incoraggiato a collaborare e a valicare i confini del nostro operato.
Per contrastare la tratta è necessario farlo insieme, coltivando una forte identità spirituale, che noi attingiamo alle intuizioni che hanno dato vita alle nostre rispettive congregazioni religiose. Ma anche persone laiche possono farlo, perché contro la tratta è necessario oltrepassare le barriere e unire tutte le forze.
Della Giornata mondiale di preghiera e riflessione contro la tratta di persone si sente parlare ben poco nel nostro Paese. Eppure, anche in Italia l’8 febbraio dovrebbe essere una “via di luce” che attraversa ogni nostra città.
C’è ancora molta difficoltà a confrontarci con la tratta: allora che cosa possiamo fare?
Dare maggiore visibilità a questa Giornata, farla conoscere e sensibilizzare di più le diocesi, le parrocchie e le stesse comunità religiose.
Quest’anno la Giornata ha per tema “Economia senza tratta”, perché tra le principali cause di questa piaga c’è il modello economico. Da qui l’invito a moltiplicare e promuovere nuove esperienze economiche che rifuggano da ogni forma di sfruttamento.
L’8 febbraio 2021, giorno di santa Bakhita, parteciperemo alla prima maratona online di preghiera contro la tratta. Dall’Oceania alle Americhe, scandendo i diversi fusi orari, avremo anche un momento mondiale “condiviso”!
Se volete celebrare con noi, visitate il sito preghieracontrotratta.org