Il ministro della Sicurezza Interna Americana, John Kelly, la scorsa settimana ha emanato due nuovi decreti per diminuire drasticamente il numero dei migranti illegali nel territorio, ponendo a rischio di espulsione quasi la metà degli 11 milioni di stranieri privi di documenti che si stima vivano negli Stati Uniti.
Le nuove regole, focalizzate sul potenziamento delle misure anti immigrazione irregolare sia all’interno degli Usa, sia sulla frontiera con il Messico, prevedono esplicitamente che le pattuglie di confine e gli agenti dell'immigrazione espellano il più rapidamente possibile qualsiasi clandestino venga trovato, salvo i bambini.
In Europa, secondo gli ultimi dati aggiornati di Istmu (Iniziative e Studi sulla Multietnicità) gli immigrati irregolari, arrivati in Europa attraversando il Mediterraneo, sono - al 19 febbraio 2017 - 12.472.
Nel 2016 sono stati 362.376.
Arrivano chiedendo rifugio, cittadinanza, asilo politico...
Teniamo presente che, secondo i dati Eurostat, ad oggi, un richiedente asilo resta in attesa di una risposta non meno di due anni: i primi 12 mesi servono solo per istruire la pratica e ottenere risposta alla richiesta di protezione presentata alla commissione territoriale. Durante questo periodo, solo in Italia, lo scorso anno, sono stati ripatriati forzatamente 12.406 migranti (dato fornito da Beatrice Covassi, capo della Rappresentanza in Italia della Commissione europea), in Germania, 22.369.
Conviene riflettere, allora, sulle misure che ogni anno si prendono. Su come influiscano sulla situazione di individui che, sempre di più, hanno bisogno di essere trattati come persone.