L’Onu ci sta lavorando dall’aprile del 2017, perché il movimento dei popoli non è principalmente frutto di emergenze causate da guerre o eventi estremi; costituisce piuttosto un fenomeno strutturale che può innescare circolarità virtuose: di denaro, generato dalle cospicue rimesse, ma anche di conoscenze, di competenze, di connessioni e di prospettive. I flussi migratori, se incanalati in vie sicure e legali, possono apportare ai Paesi di destinazione vitalità inedite.
La Dichiarazione di New York sui Rifugiati e i Migranti, approvata il 20 settembre 2016 dall’Onu, ha avviato un processo a tappe, articolato in molteplici consultazioni regionali, per sviluppare una gestione globale delle migrazioni: queste sono un problema se lasciate in balia dei trafficanti di esseri umani, ma divengono una risorsa se gestite con intelligenza, e le situazioni più vulnerabili meriterebbero assoluta priorità.
Questo dossier è dedicato ad approfondire le molteplici sfaccettature delle migrazioni a partire dal nesso critico fra migrazioni e tratta, le cui radici affondano nelle pieghe della globalizzazione.