L’Ottocento è un secolo segnato dal naufragio della Rivoluzione francese e dall’espansione delle potenze europee in Africa.
Dopo che le guerre di Napoleone, terminate nel 1815 con la disfatta di Waterloo, avevano posto fine al Sacro Romano Impero, soppresso gli ordini religiosi e ingenerato un nuovo assetto politico, l’Impero britannico e quello austro-ungarico con la Prussia restaurarono in Francia la monarchia spazzata via dalla Rivoluzione, e si allearono per reprimere le spinte liberali e nazionali alimentate dalla borghesia rampante in Europa – mentre in Africa competevano per accaparrarsi vaste terre inesplorate.
Intorno al 1840 si intensificano i traffici tra i regni dell’Africa equatoriale e i commercianti arabi, sempre in cerca di avorio e schiavi, e a metà del secolo iniziano le grandi esplorazioni per raggiungere le sorgenti del fiume Nilo e del fiume Congo. Con la costruzione del Canale di Suez, l’Impero britannico si infiltra nelle crepe dell’Impero ottomano e si aggiudica il controllo su Egitto e Sudan, mentre la Francia domina sul resto dell’Africa settentrionale.
In Italia, l’Ottocento è il secolo dei moti rivoluzionari, delle guerre d’indipendenza e della nascita del Regno unitario. Nel 1866 ne diventa parte anche il Veneto, mentre Venezia Giulia e Trentino rimangono territori austriaci. Il 20 settembre 1870 la presa di Roma confina lo Stato Pontificio nell’attuale Città del Vaticano e l’anno seguente la città eterna diventa capitale del Regno d’Italia.