Sono arrivata in Egitto nel 1968 e ho cominciato subito a lavorare come infermiera all’Ospedale italiano. In Egitto si trovavano allora circa 300 Pie Madri, perché era facile ottenere il visto d’ingresso e si poteva acclimatarsi all’Africa prima di raggiungere altre destinazioni. L’Egitto era considerato stazione di transito verso le missioni più interne del continente, ma quando la guerra civile ha travolto Sudan, Congo e Uganda, per tante missionarie non è stato più possibile raggiungerle e sono rimaste in Egitto.
Quando sono stati pubblicati i Documenti capitolari, anche in Egitto è cominciato l’aggiornamento: per 15 giorni ci hanno spiegato i frutti del Concilio, poi il “librone” con la copertina verde partorito dal Capitolo speciale è diventato oggetto di lettura e meditazione.
Nel 1973, in attuazione delle direttive capitolari, Federica Bettari inizia a ridimensionare e trasformare la nostra presenza in Egitto: alcune suore sono andate ad aprire le comunità in Ciad; altre si sono trasferite dalle scuole e dagli ospedali del Cairo in villaggi isolati, altre ancora hanno iniziato a lavorare nel lebbrosario. È stato davvero un tempo di grande rinnovamento.
Suor Giuseppina Imberti, classe 1932
Durante il Capitolo speciale ero nella casa generalizia di Roma con altre 75 suore giovani. Grazie a conferenze e incontri, il Concilio aveva raggiunto anche noi, per questo seguivamo con interesse il Capitolo speciale che si svolgeva in quella stessa casa. Quando i Documenti capitolari sono stati pubblicati io ero già ad Asmara, e quando suor Olga Pignatelli è diventata superiora delle comunità in Eritrea, ogni domenica pomeriggio ci radunava a Casa Comboni per studiarne insieme i contenuti. Avendo lei partecipato al Capitolo, ce ne spiegava il vissuto, cosa che è stata per me fonte di grande ispirazione. Lei ha anche promosso il trasferimento della nostra presenza dalla città di Asmara ai villaggi. In quegli anni sono state avviate anche le prime comunità in Etiopia. Abbiamo davvero vissuto un tempo di grande fermento.
Suor Fulgida Gasparini, classe 1945