Per l'emergenza coronavirus l'evento Economy of Francesco è rimandato a novembre 2020, ma lo stile dell'incontro e i suoi contenuti non cambiano. Questo articolo è stato redatto a febbraio, prima che la pandemia modificasse il programma
L’incontro internazionale è organizzato da un Comitato composto dalla diocesi di Assisi, dal Comune di Assisi, dall’Istituto Serafico di Assisi e da Economia di Comunione. Alla radice, una proposta di Luigino Bruni, ordinario di economia politica alla Lumsa e direttore scientifico del Comitato: coniugare due priorità del Papa, giovani ed economia. Un pre-evento è in programma per il 24-25 marzo: 500 partecipanti di diverse nazioni, culture e ambiti di ricerca e d’impresa anticiperanno il loro arrivo per contribuire alla preparazione immediata di The Economy of Francesco.
Adesioni oltre le attese
Fin dall’inizio si era pensato a una partecipazione ampia, ovvero spalancata al mondo e aperta agli ambiti della ricerca, dell’impresa e del cambiamento, ma con un limite di circa 500 partecipanti dai 18 ai 35 anni di età.
Le domande di iscrizione, invece, nel giorno indicato come loro termine (25 novembre 2019) erano già 2.444, e a inizio gennaio 2020 hanno raggiunto quota 3.330 da 115 Paesi. Sono studenti e studiosi in Economia e altre discipline affini con almeno un titolo di laurea; imprenditori, dirigenti e top manager; esponenti di attività al servizio del bene comune e di un’economia giusta, sostenibile e inclusiva. Nell’esprimere il loro desiderio di partecipare, molti e molte hanno risposto direttamente alla lettera del Papa: «Mi sono sentita chiamata a questo evento e mi voglio giocare la vita su questo!».
Così l’entusiasmo e le motivazioni hanno indotto il Comitato scientifico a estendere il numero di partecipanti “in presenza” a 2.000 giovani, mentre altri e altre potranno seguire l’evento “a distanza”, via streaming.
Fianco a fianco
Non sono mancate eccezioni anche al limite di età: due dodicenni, da Slovacchia e Thailandia rispettivamente, sono stati ammessi per le loro motivazioni, mentre esponenti di spicco dell’economia e della finanza globale “over 35” hanno aderito con slancio all’iniziativa: Kate Raworth, Jeffrey Sachs, Vandana Shiva, Stefano Zamagni, Bruno Frey, Anna Meloto, Carlo Petrini, Juan Camilo Cárdenas, Jennifer Nedelsky, Cécile Renouard, Consuelo Corradi, John Frank e Brunello Cucinelli. Con la loro esperienza e competenza affiancano e arricchiscono la riflessione e lo scambio fra giovani. Ai Premi Nobel Amartya Sen e Muhammad Yunus l’onore di aprire i lavori.
La partecipazione è a proprie spese: quota unica 295 euro, comprensivi di vitto e alloggio. Soltanto un centinaio di giovani provenienti da Paesi poveri beneficiano di sponsorizzazione.
Spazio all’inedito
Il programma è denso e variegato: un intreccio di laboratori, manifestazioni artistiche, seminari e plenarie. Suor Alessandra Smerilli ci tiene a precisare: «A partire dalla mia esperienza, ritengo che l’economia si possa trasformare soltanto standoci dentro, ma uno sguardo esterno, ancora ingenuo e non contaminato dalle logiche del mercato, può offrire domande inedite. Per questo stiamo preparando l’incontro di Assisi senza preparare tutto: è importante che rimangano spazi per le ispirazioni che i giovani potranno offrire. Non preparare tutto espone al rischio di fallimento, perché potrebbe anche mancare un consenso su certe tematiche e sugli impegni da assumere, ma è prioritario lasciare spazio all’inedito». Nella giornata conclusiva sarà presente papa Francesco, per ascoltare quanto emerge dall’incontro e per siglare un “patto” in vista di “ri-animare” l’economia.