«10 anni. Il nostro futuro dipende dalle bambine di questa età». Non poteva essere più chiaro il messaggio di apertura del Rapporto 2016 del Fondo Nazioni Unite per la popolazione (Unpfa). Messaggio che viene accompagnato, in copertina, da dieci volti di bambine sorridenti, provenienti da diverse parti del mondo.
I volti del nostro futuro, se sapremo vincere la scommessa per garantirglielo, ovunque esse abitino: in Bangladesh o Camerun, in Giordania o Norvegia, negli Usa o Guatemala, in Albania o Brasile, in Vietnam o Swaziland. Ma perché proprio le decenni?
Perché quando le bambine compiono dieci anni, il loro mondo comincia a cambiare.
È questa infatti (in molti continenti) l’età che indica il passaggio verso l’adultità, che segna l’inizio dell’adolescenza e spesso anche il destino di queste piccole donne. Alcune vengono date in spose (circa 50mila ogni giorno), altre, proprio perché “signorine” (come dicevano una volta le nostre nonne per segnalare l’arrivo del menarca), rimangono incinte e queste gravidanze precoci segneranno la loro vita e (se non è già accaduto con il matrimonio) la fine del loro percorso di studi (a oggi circa 16 milioni di bambine non hanno accesso all’istruzione).
A soli dieci anni, mentre le nostre figlie o nipoti stanno concludendo il percorso di studi della scuola primaria, ci sono coetanee che diventano proprietà di qualcun altro, merce da vendere o comprare, braccia da far lavorare per contribuire al mantenimento di famiglie in cui solo ai maschi è consentito il diritto di studiare.
L’esistenza di queste bambine d’improvviso cambia, portandosi dietro il loro (e il nostro) futuro. Un futuro importante, se si tiene conto, stando ai dati demografici diffusi dal Rapporto Unfpa*, che viviamo in un tempo segnato dal più alto numero di popolazione giovanile: 1,8 miliardi di abitanti sono giovani, 125 milioni hanno meno di dieci anni e, fra questi, le bambine sono oltre 60 milioni. L’89% di questi minori vive nelle regioni più povere: è sufficiente pensare che il 20% dei bambini e bambine sotto i dieci anni vive in India e il 12,3% in Cina, per capire di chi e cosa parliamo. Ora, con questi numeri alla mano, si comprende meglio come il fatto che i dieci anni equivalgano, per tante piccole donne, all’età della “scelta” della loro vita futura sia un’intollerabile violazione dei diritti delle bambine. Una sconfitta, per un mondo che non s’impegna sul serio affinché ciò non avvenga.
Partendo da questa considerazione parte la sfida del Rapporto Unfpa, sfida che coinvolge direttamente le dieci bambine scelte per la copertina e presentate all’interno del dossier, adolescenti che verranno seguite, per vedere cosa accade nel loro futuro alla luce dell’Agenda 30 per lo sviluppo sostenibile e dei suoi diciassette obiettivi (ridurre la povertà e la fame; aumentare la qualità dell’educazione e la possibilità di accedervi; migliorare la salute; raggiungere l’eguaglianza di genere; ridurre le diseguaglianze sociali; avere accesso all’acqua e all’energia pulita; avere la possibilità di un lavoro dignitoso; vivere in insediamenti sicuri e sostenibili, in contesti di pace, in condizioni ambientali sane che salvaguardino e rispettino il mare e la terra).
La storia di queste bambine sarà il metro di valutazione dell’efficacia dell’Agenda, consapevoli del fatto che, ogni anno che passa e che ci avvicina al 2030, equivale a un meno 7% del tempo che le nazioni si sono date per “salvare il mondo”. Perché, se è vero che gli obiettivi sono ambiziosi, è anche vero che è dalle buone pratiche comunitarie che si vedranno i risultati. Per quel che riguarda le nostre decenni, che tra meno di quindici anni saranno diventate giovani donne, la loro possibilità concreta di avere un futuro diverso, che tenga conto delle loro potenzialità, è ciò che determinerà non solo il loro futuro, ma il futuro di tutte e tutti noi.
* Il Rapporto 10. How our future depends on a girl at this decisive age è stato presentato a Roma e in oltre cento città nel mondo (Londra, Parigi, New York. Bangkok, Madrid…), in contemporanea lo scorso 20 ottobre.
È scaricabile dal sito: www.unfpa.org/swop