Il recente studio “Gender related killing of women and girls” pubblicato dalla Sezione Anti Droga e Crimini delle Nazioni Unite (UNDOC), fornisce un’analisi profonda di quelli che sono gli omicidi ai danni delle donne perpetrati all’interno della sfera familiare esaminando anche le forme di omicidio legate al genere al di fuori della sfera domestica come ad esempio in caso di conflitto armato o di morte di una operatrice del sesso. Lo studio ha come base l’analisi dei dati relativi agli omicidi commessi nei vari sistemi nazionali, omicidi per i quali la relazione fra vittima, aggressore e movente è data.
La sezione speciale delle Nazioni Unite si è...
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“Dopo l’attacco sono tornata a casa. Ero molto spaventata e ho deciso che non sarei tornata a scuola. L’ho detto ai miei genitori, anche loro erano molto spaventati. Prima dell’attacco mi piaceva molto andare a scuola e studiare, il mio sogno era diventare avvocato. Ma adesso, questa esperienza mi ha completamente demoralizzato. Ho detto a mio padre che non sarei mai più tornata a scuola a causa delle minacce di Boko Haram e per quello che avevo visto quella notte. Non posso affrontarlo di nuovo”.
Hauwa è una sopravvissuta alla violenza dei miliziani di Boko Haram, il gruppo terroristico che agisce nel Nord-Est della Nigeria e che, tra i suoi prin...
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Secondo i dati riportati dall’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr), circa il 50% della popolazione mondiale di rifugiati è costituita da donne e bambine.
Oggi, in prossimità della ricorrenza della Giornata Mondiale del Rifugiato (20 giugno), ci aggrappiamo a questo dato per provare metterci nei panni di chi si carica di questo attributo, che è responsabilità e coraggio.
Essere rifugiato significa rinunciare ad una sensazione che non dovrebbe mai essere data per scontata: quella di sentirsi a casa.
Essere una donna o una bambina rifugiata, significa lasciarsi dietro padri, mariti e fratelli che combattono in guerra, che giacciono ...
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Nella Giornata Internazionale per le donne e le ragazze nella scienza (11 febbraio) cerchiamo di dissolvere alcuni stereotipi che ancora sopravvivono nella nostra società. Per farlo chiediamo il parere di Massimo Turrini, Psicologo dello sviluppo e dell’educazione del Centro Studi Erickson, che ha condotto uno studio sull’atteggiamento verso la matematica di alunni e alunne della scuola dell’obbligo.
Esiste una differenza di genere nell’apprendimento delle discipline scientifiche?«I bambini, passando dalla scuola primaria alla secondaria di primo grado, sembrerebbero aumentare gli atteggiamenti positivi verso la matematica; nelle femmine, invece, tali at...
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Nel 2015, circa 200 milioni di bambine e donne hanno subito pratiche di Mutilazione Genitale Femminile. Metà di queste vivono in Egitto, Etiopia e Indonesia.
Secondo una nuova stima calcolata da Unicef, la cifra va ben oltre i 130 milioni previsti nel 2014. Una parte di questo aumento è dovuto al fatto che i dati, per la prima volta, comprendono appunto l’Indonesia: dove pratica viene frequentemente attuata. Tuttavia, la causa principale è l’aumento della popolazione nei paesi in cui la Mutilazione Genitale Femminile è praticata. Anche se questa usanza è in calo in molti stati, la diminuzione viene comunque superata dalla crescita demografica.
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Donne a fianco di donne in passi di liberazione.
È il 1 febbraio: le donne si muovono con armonia nella “sala stampa estera” di via dell’Umiltà a Roma. Preparano il lancio della “Giornata internazionale di preghiera e riflessione contro la Tratta di persone” 2017 e degli eventi che a Roma la precedono.
Il Comitato organizzatore è ricco di istituzioni, anche prestigiose, ma la realizzazione è resa possibile anzitutto dalle donne. Quelle dell’Unione Internazionale Superiore Generali (UISG), religiose e laiche, insieme a giornaliste amiche, ci tengono a ribadire l’ampia collaborazione che ha promosso le iniziative, ma la de...
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«10 anni. Il nostro futuro dipende dalle bambine di questa età». Non poteva essere più chiaro il messaggio di apertura del Rapporto 2016 del Fondo Nazioni Unite per la popolazione (Unpfa). Messaggio che viene accompagnato, in copertina, da dieci volti di bambine sorridenti, provenienti da diverse parti del mondo. I volti del nostro futuro, se sapremo vincere la scommessa per garantirglielo, ovunque esse abitino: in Bangladesh o Camerun, in Giordania o Norvegia, negli Usa o Guatemala, in Albania o Brasile, in Vietnam o Swaziland. Ma perché proprio le decenni? Perché quando le bambine compiono dieci anni, il loro mondo comincia a cambiare. È quest...
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