La festa del lavoro ricorda le battaglie operaie, in particolar modo quelle incentrate sul diritto ad avere un orario di lavoro quotidiano fissato in otte ore. La legge su approvata la prima volta nel 1866 nell’Illinois negli USA.
In Italia il primo maggio è una ricorrenza annuale tra le più importanti e si svolge per ricordare l’impegno del movimento sindacale e i traguardi raggiunti in campo economico e sociale dei lavoratori. Da noi venne soppressa durante il fascismo ma fu subito ripristinata dopo la fine della II Guerra Mondiale nel 1945. Di certo la celebrazione più famosa in Italia è il Concerto del 1° maggio organizzato a Roma dal 1991.
Ma gli altri Paesi nel mondo come festeggiano questa ricorrenza?
Cina, la festa del primo maggio qui dura fino alle sette. In questo periodo vengono chiusi uffici e fabbriche. E’ un’usanza introdotta da poco, nata quando il governo ha deciso di accorare una settimana di ferie per la festa dei lavoratori. I contratti di lavoro standard non prevedono ferie in quanto è impensabile concederne per un Paese che vuole raggiungere l’occidente il prima possibile. La scelta di lasciare tutti a casa però non deriva tanto dalla volontà di concedere una pausa dai massacranti orari lavorativi ma quanto dal desiderio delle autorità di dare una nuova spinta all’industria del turismo locale.
Finlandia, il primo maggio è conosciuto come Vappu e si festeggia in tutte le città finlandesi, in particolar modo ad Helsinki. E’ usanza indossare il lakki, un cappello bianco con visiera nera, tipico di chi si è diplomato al liceo. In questa giornata oltre a festeggiare i lavoratori si festeggiano anche gli studenti, e ci si riunisce con amici e familiari e si celebra la festa con uno dei più grandi picnic comuni del mondo. La festa del primo maggio finlandese diventa un vero e proprio carnevale di colori in quanto tutti sono vestiti con maschere ed accessori inusuali.
Francia, il primo maggio è un giorno non lavorativo retribuito, tradizionalmente consacrato alle sfilate dei sindacati nelle grandi città. In Francia all’inizio del XX secolo diventa un’abitudine affrire un fiore di mughetto in occasione della festa dei lavoratori come simbolo della primavera e come portafortuna. Inoltre l’amministrazione fiscale consente a privati e organizzazioni dei lavoratori di vendere questi fiori esentasse.
Giappone, qui la festa dei lavoratori non viene celebrata il primo maggio ma bensì il 23 novembre ed è conosciuta come Giorno del Ringraziamento per il Lavoro, ed è una festa nazionale e rappresenta per tutti i giapponesi l’opportunità di ricordare l’importanza del proprio lavoro. Ma anche il primo maggio è festeggiato, sebbene non ci sia l’astensione dal lavoro, ma sono previste delle feste aziendali durante le quali si tengono riunioni ed incontri.
Colombia, in un Paese in cui i sindacalisti che vengono uccisi è una costante quasi giornaliera è facile capire come questa festa sia molto sentita e come nonostante tutti si continua a manifestare e ad iscriversi ai sindacati per migliorare le proprie condizioni lavorative.
Brasile, la festa dei lavoratori viene per la volta festeggiata il 1° maggio 1895 ma solo a Santos. Il “Dia Mundial do Trabalho” viene festeggiato facendo festa tutti insieme e riversandosi per le strade.
Stati Uniti, è solo dal 2006 che il primo maggio viene celebrato in America (era stato abolito alla fine del 1800), ma non è una giornata dedicata al lavoro ma bensì rappresenta la giornata di mobilitazione di massa contro le politiche dei governi degli Stati Uniti nei confronti degli immigrati. Da quell’anno la manifestazione del 1° maggio è diventata la giornata simbolo della lotta per i diritti degli immigrati negli USA.
Che vi troviate in Italia o all’estero un buon primo maggio a tutte e tutti!