Ogni tanto capita di rivederlo: un vero e proprio cult-movie che le televisioni, giustamente, non riescono ad archiviare definitivamente. Speriamo che sia femmina, il film di Mario Monicelli (1986) con un cast di attori straordinari e una sceneggiatura intelligente e leggiadra, è stato rappresentativo di un’epoca. Il film ha alle spalle una storia vera, restituita con garbo attraverso una messa in scena sapientemente ironica, dominata dal realismo, espansivo e cordiale, di tre generazioni di donne e dall’inadeguatezza maschile, irritante ma, al contempo, disarmante. Il titolo riassume il messaggio e l’atmosfera del film: alla fine del racconto, di fronte all’in...
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In un momento della sua passeggiata per il mondo condividendo le chiavi e diffondendo la forza, Silvia ci ha incontrato nella sua casa di New York per discutere delle attuali lotte femministe, delle rivolte popolari degli ultimi mesi, delle tensioni del femminismo con la sinistra e i momenti salienti del suo ultimo libro.
Negli ultimi anni sei stata in viaggio e in contatto permanente con partner e organizzazioni femministe in America Latina ed Europa. Come vedi la lotta femminista oggi?
È un momento molto importante, molto particolare. Non solo in America Latina, anche se lì c'è più impatto, è un momento in cui il movimento femminista si incontra, con tu...
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Scoprirci inadeguati di fronte a nuove sfide, che si moltiplicano e si accavallano talvolta in modo anche caotico, non deve indurci alla passività né alla rassegnazione. Occorre una maggior consapevolezza di ciò che accade e una conseguente assunzione di responsabilità. Non si tratta di buonismo a basso costo, ma di uniformarsi all’insegnamento e all’esempio di Gesù di Nazaret, sforzandoci di compiere la volontà del Padre, come docili strumenti della provvidenziale azione dello Spirito che opera incessantemente in noi e attorno a noi. Questo lo dico in primo luogo come cristiana ma anche con la consapevolezza che, oggi più che mai,...
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