Noi due abbiamo potuto partecipare solo a partire della sera di sabato 14, e appena arrivate siamo state bloccate sulla porta dalle tante persone che ci volevano salutare! Che accoglienza gioiosa e inaspettata! Questo è stato senza dubbio uno dei regali più belli del week-end, che conferma uno dei doni del Gim: gli incontri e le relazioni! Abbiamo riabbracciato coloro che abbiamo accompagnato come animatrici e amici che non vedevamo da tempo; la mancanza di chi, pur condividendo il percorso, non ha potuto essere presente si è sentita forte.
Il giubileo ha riunito varie generazioni di gimmini e gimmine. È stato occasione per condividere e confrontarsi sui frutti e sulle diverse esperienze nate durante o dopo il cammino.
Come comunità Arca dei Semi abbiamo avuto l’opportunità di preparare il laboratorio “Famiglie e comunità missionarie”. Lo abbiamo fatto insieme ai laici missionari comboniani, che hanno una storia ormai decennale, e alla Comunità Malbes, il cui sogno, nato più di dieci anni fa, ha trovato concretizzazione solo da un paio d’anni. In una canonica aperta sul mondo convivono una famiglia e due missionarie comboniane.
Questo laboratorio ha raggruppato alcune delle tante strade che il percorso Gim ha spalancato, in particolare a livello laicale; ognuna ha la sua peculiarità, ma in comune hanno la fonte e il centro: la Parola di Dio e la spiritualità comboniana.
Oltre a condividere queste esperienze, il laboratorio ha offerto uno sguardo sul futuro, sulle sfide missionarie che, dal vissuto dei partecipanti, si aprono a livello famigliare e comunitario.
Sono emerse numerose proposte di impegno all’interno e fuori della Famiglia Missionaria Comboniana. Ne evidenziamo alcune: riconoscere e valorizzare ciascuna vocazione (laici, religiose e religiosi, secolari) all’interno della Famiglia Comboniana per favorire una maggiore collaborazione; mettere in rete diverse esperienze già in atto sul territorio; incoraggiare l’impegno dei laici nelle parrocchie per aprire nuove strade di vita famigliare e comunitaria in contesti avvertiti come “stantii”.
Rimangono centrali l’apertura e l’accoglienza della diversità, il servizio agli emarginati, e la promozione di nuovi stili di vita.
Sono spunti che il cammino Gim ha fatto maturare dal suo inizio: speriamo si concretizzino prima dei prossimi 50 anni!