Giovedì, 27 Febbraio 2020 17:20

Un invito ad abbracciare il mondo

Le strade di una città del Nord Italia sono quasi deserte: scuole e università chiuse, attività ridotte, eventi cancellati o rinviati.

Due ragazze mi passano accanto, senza mascherina, ma le parole che casualmente mi raggiungono sono sul divo del momento: il corona virus. Poco più in là, all’edicola, lo stesso tema assorbe un gruppetto di amici.

È un’atmosfera quasi surreale per un giorno feriale di fine febbraio, e nelle così dette “zone rosse” il peso dell’isolamento è ancora più avvolgente.

Ma queste righe spaziano oltre il corona virus e raggiungono marzo, mese costellato di tante iniziative di donne e per donne.

Informarsi, pregare e agire” è il motto che, da oltre un secolo, il primo venerdì di marzo accompagna la Giornata mondiale di preghiera (Gmp) del movimento ecumenico. Nata alla fine dell’Ottocento negli Usa per iniziativa di donne protestanti di diverse Chiese, la Gmp si è diffusa oltre confine e anche oltre le frontiere che per secoli hanno separato le varie denominazioni cristiane. Oggi la Gmp, celebrata in più di 170 Paesi, è frutto di donne protestanti, cattoliche e ortodosse di ogni parte del mondo, e non manca fra loro un’apprezzabile presenza maschile.

 

Ogni anno la celebrazione è preparata dalle donne ecumeniche di un particolare Paese, che la elaborano a partire dalla storia, dalle tradizioni, dalle sfide e dalle risorse del proprio territorio. Quest’anno è il turno dello Zimbabwe (ex Rodesia), Paese africano indipendente da appena 40 anni, di cui 37 segnati dalla rovinosa dittatura di Robert Mugabe. L’abbondanza di materie non contribuisce a migliorare le condizioni di vita, e nella povertà che costringe la gioventù a emigrare sono le donne a farsi carico delle rispettive famiglie.

La Gmp, improntata a “informarsi per pregare, e pregare per agire”, si conclude sempre con una colletta, espressione di solidarietà concreta. Quest’anno è destinata a una sartoria di vedove avviata in Zimbabwe dalla Chiesa battista, Tabitha.

L’intento della Gmp è condividere conoscenza e impegno, per crescere insieme; per questo non manca neppure quel tocco di convivialità semplice e cordiale che nutre l’amicizia. Quest’anno ci saranno piatti tipici africani, altra occasione per tessere in loco relazioni di donne che spaziano oltre “i confini” con un abbraccio al mondo.

A Verona la Gmp si vive venerdì 6 marzo alle ore 18.30, presso la comunità luterana nella chiesa di San Domenico, in via del Pontiere 30… corona virus permettendo!

CHI SIAMO

Il Centro di Comunicazione Combonifem è un stato costituito a Verona dalle Suore missionarie comboniane nel 2008.

Attraverso una rivista, un sito web e social media correlati promuove la dignità di ogni persona nel rispetto delle differenze di genere, di cultura e di religione, per far crescere società inclusive attente al bene comune.

Il nome stesso, “Comboni-fem”, esprime il valore della prospettiva femminile nella comunicazione ...

 

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