Il costo del gas, che all’Europa giunge soprattutto dalla Russia, è aumentato fino al 60% e il conseguente rincaro delle bollette di luce e gas grava come un macigno su famiglie e imprese. Anzi, su ogni attività che richiede energia.
Nell’editoriale Combonifem di gennaio-febbraio abbiamo ammesso che «Ci sono tante forme di energia che pervadono la nostra giornata, si combinano, si trasformano… e che tante volte diamo per scontate. Normalmente non ce ne accorgiamo, ma quando manca l’energia tutto si ferma». Il dossier presenta alcune risposte “verdi” alla fame di energia: dalle Comunità energetiche rinnovabili (Cer) all’idrogeno verde ottenuto anche con la “fotosintesi artificiale”.
Una questione che oggi merita particolare attenzione è relativa alla “tassonomia verde” dell’Unione Europea, ovvero alla classificazione delle attività che possono essere definite “sostenibili”.
La grave crisi energetica sembra indurre a includere tra le “fonti” della transizione energetica “verde” anche il gas (come fonte transitoria) e il nucleare. I tecnici della Commissione hanno già dato parere negativo sul nucleare, ancora però fortemente caldeggiato dalla Francia che vende energia anche all’Italia.
Per sottrarsi al ricatto politico della Russia e di altri Paesi, incluso l’Egitto, che provvedono gas all’Italia, possiamo cedere al “ricatto del nucleare”?
Entro la fine del 2022 la Germania ha deciso di chiudere le sue centrali nucleari, anche se non emettono CO2, e il suo “no al nucleare” ha aperto le porte alle rinnovabili non inquinanti. Rimane poco tempo per far sentire la nostra voce nella Conferenza sul futuro dell’Europa. Basta registrarsi per partecipare: Il futuro è nelle nostre mani e partecipare è un modo concreto ed efficace di onorare David Sassoli, che nel Parlamento europeo ha promosso attivamente la svolta "verde".
Per questo è importante esprimere il nostro parere con cognizione di causa. Amory Bloch Lovins, fisico esperto di energia e cofondatore del Rocky Mountain Institute, provvede ottima informazione: «Il risparmio energetico e le energie rinnovabili del Giappone hanno sostituito tra il 95% ed il 109% della produzione nucleare persa».
Dal 14 gennaio 2022 nell’Unione Europea è vietata la plastica monouso, dimostrazione del fatto che insieme possiamo ricreare la Terra!