Dal 1970, il 22 aprile ricorre la Giornata mondiale della Terra, che ne celebra la bellezza e ne promuove la salvaguardia.
Di solito, i media ne parlano estesamente divulgando anche iniziative a livello mondiale.
Quest’anno, però, soltanto poche testate ne trattano. La tragedia ucraina, con il suo strascico di morte e di profonda crisi politico-economica, sovrasta tutto.
Eppure, l’emergenza che si consuma oggi nel cuore dell’Europa non può distogliere la nostra attenzione dall’emergenza che incombe su tutti gli esseri viventi in ogni parte del globo.
Lo afferma Anne Sverdrup-Thygeson, docente alla Norvegian University of Life Sciences di Oslo e consulente scientifica per l’Istituto norvegese di ricerche sulla natura. Il suo libro sugli ecosistemi della Terra, Nelle mani della natura, è stato recentemente pubblicato anche in italia.
Intervistata da Combonifem sugli effetti che la devastazione in Ucraina ha sulla biodiversità dice: «Ogni guerra aggrava ulteriormente il disastro ambientale; ho notizia che in Ucraina paludi e corsi d’acqua sono stati avvelenati e molte aree protette sono state distrutte. Tra le vittime dell’aggressione c’è anche la biodiversità. Davanti alla tragedia di questa guerra come è possibile non perdere di vista le sfide più ampie che ci sovrastano e di cui non avvertiamo appieno l’urgenza?
Quello che possiamo fare è continuare a diffondere conoscenza nella speranza che le persone, nella loro quotidianità, attiveranno una possente onda di cambiamento».
La crisi energetica, già avvertita da mesi ma esplosa in concomitanza con la guerra in Ucraina, dovrebbe indurre a diversificare le fonti investendo di più sulle rinnovabili.
Una buona notizia giunge dal "Decreto energia" già approvato dalla Camera, perché facilita l'installazione di impianti fotovoltaici anche nei centri storici.
Altra buona notizia viene da Taranto, dove è stato appena inaugurato il primo Parco eolico in mare del Mediterraneo.
È impellente continuare ad alimentare, vivere e far conoscere buone pratiche che, assunte oggi, concorrono almeno a limitare il dissesto climatico e ambientale.
È il modo migliore di celebrare la Terra.