Giovedì, 09 Giugno 2022 19:56

Quando le donne emergono…

Cosa alimenta quella deleteria “sopraffazione” che avvelena le relazioni umane e spesso “toglie vita” alle donne?

Molte in Italia sono uccise dal partner di ieri o di oggi: da gennaio 2022 si contano già 38 femminicidi, ma questo crimine non costituisce una “esclusiva italiana”.

Un rapporto dell’Onu, pubblicato nel novembre 2021, menziona 47.000 donne e ragazze uccise nel 2020 dal partner o da un familiare, ovvero 1 ogni 11 minuti. In proporzione alla popolazione, è l’Africa il continente più “letale”; la “civilissima Europa” risulta più virtuosa degli altri continenti, ma la piaga rimane comunque orribile.

Particolarmente preoccupante risulta il fatto che a uccidere siano anche uomini di cultura, come avvenuto di recente nel Regno Unito per mano di un docente universitario.
La dinamica che sottende comportamenti così aberranti può avere spiegazioni diverse, inclusa quella offerta dallo scrittore Ferdinando Camon: l’insana rivalità.

Se tante, troppe donne vengono picchiate e uccise nel mondo perché “emergono” fuori dall’ombra del partner o di un familiare, che dire delle donne che continuano a essere tenute ai margini della Chiesa “discepola” di Gesù di Nazaret? La sua comunità, cosa inusuale a quel tempo, non includeva in modo attivo le donne? E l’annuncio della resurrezione non è stato affidato anzitutto a loro?
Quale aberrante deviazione affligge da secoli la Chiesa per ridurre le donne alla marginalità e al silenzio?

Il sinodo universale, ovvero quel “camminare insieme” inaugurato da papa Francesco lo scorso ottobre, invita alla conversione della Chiesa “patriarcale” e “clericale”, e lo fa attraverso l’ascolto reciproco e il discernimento condiviso. È il modo più efficace per risolvere le incomprensioni e dissolvere le rivalità insane… ma non è scontato che lo si sappia vivere.

Per diffondere una nuova cultura delle relazioni, all’interno della Chiesa è iniziato un progetto intercontinentale e interculturale, opportunità da non perdere per imparare a percepire le “donne che emergono” non come una “minaccia da eliminare” ma come un “dono da valorizzare” perché in tutta la società la vita sia più bella e feconda.

CHI SIAMO

Il Centro di Comunicazione Combonifem è un stato costituito a Verona dalle Suore missionarie comboniane nel 2008.

Attraverso una rivista, un sito web e social media correlati promuove la dignità di ogni persona nel rispetto delle differenze di genere, di cultura e di religione, per far crescere società inclusive attente al bene comune.

Il nome stesso, “Comboni-fem”, esprime il valore della prospettiva femminile nella comunicazione ...

 

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