La morsa di caldo che attanaglia l’Italia crea un grande disagio, non solo per i disastrosi effetti sulla salute delle persone più fragili, sulle colture più assetate e sulla bolletta elettrica che aumenta in modo vertiginoso per l’uso dei condizionatori.
Ci sono altri effetti che non si notano fino a quando un delicatissimo equilibrio non si spezza. Improvvisamente!
Il crollo del saracchio della Marmolada, con il tragico bilancio di 11 morti/dispersi e 7 persone ferite, è stato improvviso ma da tempo le alte temperature avevano trasformato il fondo ghiacciato in un fiume d’acqua.
Le vittime sarebbero state meno se il saracchio fosse collassato in un giorno lavorativo con pochi turisti in zona, ma il disastro ambientale sarebbe stato lo stesso. Purtroppo, poche persone sono allenate a percepire il grido di un ecosistema che si deteriora progressivamente.
La crisi energetica innescata dall’inferno che Putin ha scatenato in Ucraina avrebbe potuto accelerare la transizione verso fonti rinnovabili “pulite”, ma l’Unione Europea, travolta dalla crisi del metano e del petrolio, non è riuscita a fare il salto: il 6 luglio l’Europarlamento ha incluso gas e nucleare tra gli investimenti “sostenibili”. Che delusione!
Ma altre realtà hanno il coraggio di contrastare davvero il cambiamento climatico: il 5 luglio 35 organizzazioni religiose hanno sottratto 500 milioni di dollari alle società che producono e vendono energia fossile, e il Rapporto 2021 sul disinvestimento dalle fonti fossili registra progressi incoraggianti.
A noi la scelta. Ed è assolutamente... una scelta vitale!
