Terra e donne, un legame intenso, tant’è che si parla di “Madre” Terra.
E oggi facciamo un applauso speciale alle donne, anzi alle “Mamme no Psaf”.
Luca Cecchi, referente del Comitato Acqua Bene Comune di Verona e del Coordinamento Acqua Libera dai Pfas, le loda con un tocco di commozione.
Commentando il libro “Watergrabbing. Le guerre nascoste per l'acqua nel XXI secolo”, a proposito del capitolo “L’acqua è donna” ha ammesso: «La svolta nell’attività del Coordinamento Acqua Libera dai Pfas sono state proprio le donne: per quattro anni noi siamo andati in giro a dire che l’acqua era contaminata, ma non abbiamo ottenuto tanto. È stato il coro della loro protesta a imprimere una svolta alla situazione. Le donne, che come l’acqua danno la vita, hanno fatto meglio di partiti e associazioni. Con il loro modo, semplice e diretto, hanno mobilitato l’intera regione attorno a un obiettivo chiaro: liberare figli e figlie dai veleni.
Così domenica 22 aprile, Giornata internazionale della Terra, a Trissino (Vicenza), zona simbolo della contaminazione ambientale, ci sarà una giornata speciale: una festa per famiglie e chi ama la “cittadinanza attiva”. Accerchiamento simbolico della fabbrica inquinante, laboratori interessanti, anche per i più piccoli; condivisione di buone pratiche… e anche tanta musica.
Ci sarà una cantante speciale, Yael Deckelbaum: attivista israeliana per la pace, ha composto con altre donne la “Preghiera delle Madri”, cantata insieme da palestinesi e israeliane.
Insomma, la rassegnazione non è donna!
È ancora possibile liberare la Terra dai veleni e permettere a questo meraviglioso organismo vivente di rigenerarsi.
Se scelte politiche lungimiranti e comportamenti responsabili da parte di persone attente all’ambiente hanno ridotto il buco nell’ozono, forse anche il Lago Aral, quasi scomparso dalle mappe dell’Asia Centrale, potrà tornare in vita.
Ci crediamo.
E siamo pronte a fare la nostra piccola, grande parte, come le “Mamme no Psaf”!