Oggi la forza del cambiamento è donna.
Nei giorni scorsi la redazione di Combonifem ha ricevuto una visita speciale da una quindicina di giovani provenienti da una scuola secondaria di Verona. Ragazzi e ragazze hanno fatto capolino per curiosare un po’: «Cosa fate di bello a Combonifem?».
Ne è seguita una sosta di un paio d’ore, con tante domande esplorative.
Ovviamente abbiamo parlato anche dell’importanza di dare voce e visibilità all’altra metà del cielo: donne, ragazze e bambine che spesso, delegate o relegate ad accudire in prima istanza alla vita “familiare”, continuano a essere tenute ai margini della più ampia vita sociale e lavorativa.
Ne è seguito un interessante confronto, e un giovane ci ha fatto dono della sua riflessione: «Quando i talenti femminili sono ingabbiati entro le mura domestiche, non è solo la giovane ad essere penalizzata; è tutta la società. Se l’accesso alla ricerca, alla scienza o ad altri ambiti professionali e pubblici le sono preclusi, le sue intuizioni e il suo pensiero innovativo e creativo non potranno portare beneficio all’umanità».
Se tanti uomini e donne pensassero in questo modo, si potrebbe vivere meglio, e la ricorrenza di oggi ce lo conferma: “La forza del cambiamento: le donne nell'innovazione e nella creatività”.
Il 26 aprile è la Giornata mondiale della proprietà intellettuale. Quest’anno è dedicata all’acume e all’inventiva delle donne, al loro ingegnoso coraggio di esplorare altri modi di costruire un futuro comune e “sostenibile”.
I media italiani ne parlano poco, ma in altri Paesi le iniziative fioccano.
Ci sono sempre più donne competenti e curiose, che osano fare domande inattese e non si rassegnano a ripetere una lezioncina imparata a memoria dal passato.
Sulle pagine di Combonifem ne abbiamo presentate tante, anche in settori tradizionalmente “maschili”, quali l’Economia e la Teologia.
Ma rimane ancora molto, molto da fare.