Domenica, 15 Settembre 2019 07:27

Oggi è un successo

Il buco dell’ozono si sta riducendo e oggi, Giornata internazionale per la conservazione dello strato di ozono, possiamo celebrare questo successo.

Proteggere l’ambiente è necessario.
Ma anche rischioso.

Lo sanno bene gli ambientalisti. Lo sanno le donne indigene che difendono la foresta.
Lo sa Catherine McKenna, Ministra dell’Ambiente Canadese, ripetutamente insultata sui social e nella vita reale per il suo impegno nella protezione dell’ambiente e per la sua ultima dichiarazione di voler ridurre le emissioni di CO2 del paese del 30% entro e non oltre il 2030.

McKenna ha dichiarato che non si lascerà fermare dalle minacce, ma che vorrebbe che gli abusi verbali nei suoi confronti cessassero.

D’altronde, è grazie a donne e uomini come lei, se alcuni aspetti del cambiamento climatico stanno lentamente migliorando. Il buco nell’ozono è uno di questi: negli ultimi anni si sta gradualmente riducendo grazie alla straordinaria cooperazione internazionale ai sensi del protocollo di Montreal.

L'eliminazione graduale delle sostanze che riducono lo strato di ozono, infatti, non solo hanno contribuito a proteggerlo, ma hanno anche contribuito in modo significativo agli sforzi globali per affrontare il cambiamento climatico. Inoltre, ha protetto la salute umana e gli ecosistemi limitando alle radiazioni ultraviolette di raggiungere la terra.

L’adesione e l’attuazione del protocollo di Montreal, quindi, ha portato all'eliminazione graduale del 99% delle sostanze chimiche che riducono lo strato di ozono in frigoriferi, condizionatori d'aria e molti altri prodotti. L'ultima valutazione scientifica sull'esaurimento dell'ozono completata nel 2018, mostra che lo strato di ozono sta crescendo dall'1-3% ogni decennio dal 2000. In questa Giornata internazionale per la conservazione dello strato di ozono, possiamo celebrare questo successo.

Ma tutte e tutti dobbiamo spingere per mantenere questi guadagni, rimanendo vigili e cercando di bloccare qualsiasi attività che riduce lo strato di ozono, come quelle evidenziate dal rapporto Defund Fossil Fuels. Il documento elenca banche e aziende che stanno finanziando otto progetti chiave sui combustibili fossili in Europa.

Per contribuire a fermarle, è stata creata una piattaforma online che ha l’obiettivo di bloccare il sostegno finanziario a nuovi progetti. In questo modo, le aziende di combustibili fossili avranno più difficoltà ad attirare capitali a tassi redditizi da altre banche. E il nostro pianeta verrà attivamente salvaguardato.

Last modified on Lunedì, 16 Settembre 2019 12:45

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