Covid-19 continua insidiosamente a inceppare, se a non stravolgere e travolgere, la vita di centinaia di milioni di persone.
Anche eventi di portata internazionale, quali la Conferenza Onu sui cambiamenti climatici (Cop 26) programmata dal 9 al 20 novembre 2020 per fare il punto sull’attuazione dell’Accordo di Parigi, sono rinviati al 2021.
In che tempo siamo?
Maggio 2020: siamo ancora in lockdown generalizzato. Spostamenti pressoché impossibili e assembramenti assolutamente vietati. La Settimana Laudato si’ indetta da tempo per celebrare il 5° anniversario dell’enciclica di papa Francesco, cambia programma (come già tanti altri eventi): inizia “in remoto” con un incontro globale online. Relatrici e relatori da ogni parte del mondo parlano a migliaia di partecipanti. Tante lingue e traduzioni: un evento davvero globale, come la pandemia. In rappresentanza del Movimento cattolico mondiale per il clima, Lorna Gold, dall’Irlanda, introduce l’evento che subito entra nel vivo: «Il cambiamento climatico è la madre di tutte le ingiustizie – dichiara dalla Costa Rica Christiana Figueres –. Da sempre è stato evidente per noi che lavoriamo sul clima, mai però era stato espresso in modo così chiaro come nella Laudato si’». Sì, il degrado ambientale aggrava fame, povertà, disastro idrogeologico, inquinamento dell’aria e dell’acqua, epidemie e guerre civili. Lei, che dal 1995 partecipa ai negoziati Onu sul clima e dal 2010, per due mandati successivi, è stata segretaria generale della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (Unfccc), lo sa bene. Per questo è stata la regista dello storico Accordo di Parigi. Minuta e tenace, figlia del presidente costaricano che ha trasformato l’esercito in corpo di difesa ambientale, non ha disdegnato la più piccola occasione per dimostrare che l’emergenza climatica è una minaccia letale, ben più del covid-19, che possiamo scongiurare soltanto insieme e… in fretta.
Fridays For Future, imponente mobilitazione di giovani che dall’agosto 2018 richiama la politica alle proprie responsabilità nel fronteggiare il riscaldamento del Pianeta, da mesi non può più invadere strade e piazze ma ha indetto una giornata mondiale di azione climatica per il 25 settembre. Le modalità rimangono ancora incerte. È molto chiaro, comunque, che questo è tempo di creazione, ovvero di azioni concrete a tutela del creato. E le azioni maturano dalla consapevolezza personale e, soprattutto, comunitaria. Chi la alimenta, anno dopo anno, con tenacia accogliente e propositiva, rende un grande servizio all’umanità e alla Terra tutta. Per questo il dossier è dedicato al Tempo del Creato, evento ecumenico che da inizio millennio invita a pregare, crescere in consapevolezza e agire. Ci sono comunità che riducono l’uso di plastica e la rimuovono da spiagge e corsi d’acqua, altre allestiscono orti comunitari e divulgano pratiche di compostaggio… Le modalità di azione sono molteplici, ma originano anzitutto dal prendere coscienza dei comportamenti umani che deturpano la creazione. Il tema di quest’anno è Giubileo per la Terra, nel senso biblico di “riposo”, “liberazione dalle schiavitù” e “opportunità di nuova vita”.
Ma questo è anche tempo di creazione, ovvero azione creativa delle donne: l’appello è urgente – lo trovate nelle pagine del nostro “Primo piano”.
Altri appelli ci raggiungono da queste pagine, e tutti incoraggiano con grazia la nostra personale azione creativa.