Il 13 novembre si è festeggiata la Giornata mondiale della gentilezza 2021, internazionalmente conosciuta come World Kindness Day. In realtà, da tempo, l’intera settimana che contiene il 13 novembre viene definita la Settimana della Gentilezza.
Anche se si è appena conclusa, non significa per questo che la Gentilezza non sia più necessaria, anzi! Soprattuto nel post pandemia abbiamo bisogno di gentilezza, come un antibiotico, per curare il male a rischio contagio: il rancore, che si sta facendo spazio nella nostra vita quotidiana. Tra vicini di casa, come tra cittadini che possono e devono avere opinioni diverse ma non per questo sono costretti a insultarsi quotidianamente ed a odiarsi.
Su questa scia, alcuni comuni italiani hanno istituito per esempio l’assessorato alla gentilezza, per stimolare buone pratiche di inclusività, generosità e attenzione verso il prossimo. Nel 2020, proprio in mezzo alla pandemia, è nato il movimento collettivo nazionale Italia Gentile con l’obiettivo di unire l’Italia in una rete di atti gentili e progetti a beneficio della collettività.
Gaia Simonetti, giornalista e ambasciatrice della gentilezza, insieme al progetto nazionale Costruiamo gentilezza e all’Associazione Cor et Amor, s’è inventata l’alfabeto della gentilezza cha ha già fatto il giro delle scuole d’Italia e d’Europa.
E così mentre lettera dopo lettera, emerge un mondo popolato di A di amico, B di bellezza, C di ciao, D di dolcezza, ci viene spontaneo continuare con E di ecologia. Perché la gentilezza è un discorso che vale anche nei confronti della natura. All’interno della pubblicazione “Biologia della Gentilezza” datata 2020, e scatto da Immaculata De Vivo e Daniel Lumera, si citano diverse ricerche che sottolineano l’importanza di essere gentili nei confronti della natura e del suo potere benefico e curativo.
Si parte dalle cose più semplici e scontate, come acquistare prodotti locali a km 0, incentivare l’economia circolare, cercando quando è possibile di spostarsi a piedi o bicicletta, cenare a lume di candela. Ma la gentilezza nei confronti del Pianeta inizia già quando ci si veste: “Noleggiare un abito invece di acquistarlo rappresenta un gesto di gentilezza nei confronti del Pianeta - racconta Caterina Maestro, fondatrice della startup milanese DressYouCan - negli ultimi anni le modalità di consumo sono cambiate: riflettiamo non solo su cosa consumare, ma se davvero vale la pena acquistare un determinato capo di abbigliamento. Il fashion renting minimizza la quantità di rifiuti e gas serra prodotti dall’intera filiera, riducendo allo stesso tempo l’inquinamento da trattamenti chimici”.
Insomma, tanti modi per essere gentili con gli altri e con il pianeta, ci sono. Ma noi, siamo tutti e tutte pronti ad adottarli?