I diversi soggetti che si uniscono nell'annuncio - compresi ordini religiosi e diocesi dal Regno Unito, Stati Uniti e Italia - hanno rilasciato la dichiarazione di disinvestimento in vista dei negoziati internazionali di questo mese sulle misure di attuazione dell'accordo di Parigi sul clima. Combustibili fossili come carbone, petrolio e gas sono la causa principale delle emissioni di gas a effetto serra che stanno cambiando il clima e aggravando la situazione di povertà in cui versano le comunità più povere del mondo.
A livello mondiale, il 2016 è stato l'anno più caldo sinora registrato, un triste record attribuito precedentemente anche al 2015 e il 2014.
La decisione è anche significativa per il numero e la varietà delle istituzioni cattoliche coinvolte, compresi i Gesuiti e i Francescani, che si uniscono ancora una volta per far fronte comune sul disinvestimento. La notizia giunge dopo la conferenza "Laudato Si' e investimenti cattolici" del Gennaio 2017 cui hanno partecipato il cardinale Turkson, Prefetto del Dicastero dello Sviluppo Umano Integrale e l'ex capo negoziatore Onu sul clima Christiana Figueres.
Sette sono le organizzazioni che hanno preso parte al precedente annuncio cattolico di disinvestimento nell'ottobre 2016 e, considerando l'annuncio odierno, sono 27 le istituzioni cattoliche che hanno aderito in totale a questa iniziativa. La volontà di disinvestire è stata espressa il 10 maggio, proprio in prossimità sia del G7 in Sicilia (26 al 27 maggio) dove i leader del mondo si riuniranno per discutere sulle maggiori minacce alla stabilità globale, sia dei Negoziati delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (Unfcc) in cui circa 200 paesi si riuniscono a Bonn (dall’8 al 18 maggio) per i per aggiungere importanti informazioni tecniche al quadro dell'accordo di Parigi.
La dichiarazione invia un potente segnale di slancio e sostegno popolare per un'azione ambiziosa sul cambiamento climatico.
Inoltre la dichiarazione giunge anche nel mezzo della Settimana di Mobilitazione Globale sul Disinvestimento in cui persone da tutto il mondo agiscono per chiedere a città, università, chiese, fondi pensione, musei e altre istituzioni di dimostrare la propria leadership sul clima rompendo i propri legami finanziari con le industrie dei combustibili fossili.
Nel documento integrale è possibile leggere tutte le dichiarazioni sulle decisioni di disinvestimento e i relativi firmatari.