Il 16 novembre, la Giornata mondiale della biodiversità è stata celebrata anche alla Cop27, la 27° Conferenza delle parti sul cambiamento climatico.
La passerella delle personalità influenti è stata aperta da John Kerry, negoziatore Usa. Simon Stiell, segretario esecutivo dell’Unfccc, l’organismo Onu che tratta dei cambiamenti climatici, ha continuato, seguito dalla ministra egiziana dell’Ambiente.Con grande oratoria hanno sottolineato il nesso tra cambiamento climatico e perdita di biodiversità: però, come al solito, manca il coraggio di passare dalle parole all’azione.
Oltre alla drammatica scomparsa di tante specie, r...
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Il 30 ottobre, inizia a Roma il vertice dei 20 Paesi economicamente più potenti del mondo: “Persone, Pianeta, Prosperità”. Un punto rilevante dell’agenda è l’emergenza climatica.
L’Accordo di Parigi, trionfalmente sottoscritto nel 2015 da 175 Paesi per limitare il riscaldamento del Pianeta entro 1,5 °C riducendo drasticamente le emissioni di gas serra, è rimasto più una promessa che una realtà.La transizione ecologica, infatti, non è poesia perché trasporti, industrie e famiglie hanno bisogno di energia, possibilmente anche a basso costo. I Paesi del G20, poi, ne divorano tantissima. Forse per questo C...
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I carnivori mangiano gli erbivori, gli erbivori mangiano i vegetali, i vegetali producono il proprio nutrimento grazie al sole che fornisce l’energia per trasformare l’anidride carbonica in zuccheri.In conclusione, senza energia, e quindi senza sole, non esisterebbe la vita. Ma per noi che siamo oltre la vita puramente biologica, il bisogno di energia emerge in molti altri ambiti: lavoro, movimento, calore. In fondo, se negli ultimi 200 anni la nostra vita, almeno quella di coloro che vivono nella parte opulenta del mondo, è cambiata così tanto, è stato proprio grazie all’abbondanza di energia che non solo ci ha permesso di muoverci, illuminarci e scald...
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L’uso di combustibili fossili, in particolare carbone, petrolio e gas naturale, come fonti energetiche produce biossido di carbonio (CO2), più comunemente noto come anidride carbonica. Questa, accumulandosi nell’atmosfera, intrappola il calore emesso dalla Terra e ne trattiene una parte.Il metano (CH4), generato soprattutto dagli allevamenti zootecnici e dall’agricoltura, risulta più climalterante nel breve termine, perché la sua permanenza nell’atmosfera non supera i 25 anni. La CO2, invece, vi rimane per secoli: 1/5 di essa addirittura per migliaia di anni. Per questo è importante ridurre rapidamente le emissioni di anidride carbonica: ne...
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