Quando nel 1996, su invito dell’allora presidente Doriana Giudici, Lara Robbiani Tognina fu invitata per la prima volta a partecipare agli incontri della Fdei e ad avere contatti con il Forum europeo delle donne, iniziò una collaborazione, prima in forma di amicizia personale, poi con un legame anche istituzionale, di affetto e di condivisione delle proprie esperienze, che spesso le donne sanno creare e mantenere nel tempo.
Differenze connesse
Negli ultimi decenni le donne evangeliche riformate ticinesi hanno accentuato il loro impegno nelle comunità e stretto un forte legame con la Fdei. Dopo il primo congresso del 1998 a Santa Severa, dove la delegazione dal Ticino partecipò come osservatrice, ci sono stati altri incontri significativi, come il convegno “Oltre il Silenzio” incentrato sulla violenza alle donne.
Nel 1999 il Sinodo della Chiesa evangelica riformata del Ticino (Cert) votò a favore della proposta delle donne evangeliche ticinesi di far parte ufficialmente della Fdei. Così dall’anno 2000 la Cert ha una propria rappresentante nel Comitato nazionale della Fdei. Ad alcuni potrà sembrare strano e singolare questo legame tutto al femminile, ma le donne amano le sfide e desiderano offrire il loro specifico contributo non solo per rimuovere vecchi e nuovi pregiudizi, ma anche per creare spazi di confronto su tematiche di rilievo: la violenza, la dignità, il rapporto tra diritti e responsabilità.
Tematiche che toccano da vicino non solo le donne ma la società tutta. Abbiamo abbracciato la sfida e la portiamo avanti! È una sfida far parte di un contesto diverso da quello ticinese, anche se accomunate dalla stessa fede. È una sfida sedersi a un tavolo e imparare ad ascoltare tante realtà e sensibilità diverse. È una sfida prendere decisioni comuni e rischiare anche di essere impopolari; ma la consapevolezza ci incoraggia a vivere un Vangelo inclusivo, mai esclusivo.
Oltre le frontiere
La grande voglia di condividere la fede, i pensieri, le emozioni e gli ideali ha spinto le donne di lingua italiana in Ticino a sbirciare nella vicina Italia e ad aprirsi al nuovo, non solo per affinità linguistiche e culturali, ma anche per incontrare una nuova realtà evangelica che potesse offrire occasioni di scambio, di confronto e di idee nuove.
Occorre tener presente che le donne ticinesi sono spesso bilingue. Se da un lato questo può rappresentare una barriera, dall’altro è anche occasione per sviluppare una sensibilità e un’attenzione particolare nei confronti delle esigenze altrui. Nel corso degli ultimi decenni sono stati organizzati gruppi femminili per confrontarsi apertamente su vari temi, fra cui “Forzare il futuro – Storie bibliche di donne che osano l’insperabile”, sviluppato prima nei nostri gruppi e successivamente in un incontro con la pastora Lidia Maggi.
Da anni le nostre Chiese aderiscono alle iniziative Fdei, come “16 giorni per vincere la violenza” e “Posto occupato”.
In questi ultimi anni le occasioni di incontro e confronto sono cresciute e ci hanno permesso di costruire nuove relazioni.