Nel vostro Paese, che è come un continente nel grande Continente africano, sembra che la terra intera respiri. Ma se la geografia di questo polmone verde è tanto ricca e variegata, la storia non è stata altrettanto generosa: tormentata dalla guerra, la Repubblica Democratica del Congo continua a patire entro i suoi confini conflitti e migrazioni forzate, e a soffrire terribili forme di sfruttamento, indegne dell’uomo e del creato. Questo Paese immenso e pieno di vita, questo diaframma d’Africa, colpito dalla violenza come da un pugno nello stomaco, sembra da tempo senza respiro. E mentre voi Congolesi lottate per custodire la vostra dignità e la vostr... leggi tutto
Il Nord Kivu, con capoluogo Goma, è una delle 26 province della Repubblica democratica del Congo. Confina a est con il Ruanda e l’Uganda ed è politicamente instabile dal 1996. A causa dei combattimenti tra esercito governativo, ribelli delle Forze Democratiche per la Liberazione del Ruanda (Fdlr) e truppe rinnegate, tra cui quelle dell’ex generale congolese Laurent Nkunda, nell’ottobre 2007 l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr) ha segnalato un crescente numero di sfollati interni e un grave reclutamento di bambini da parte dei gruppi armati. Dal 2014 le popolazioni del Kivu autoctone subiscono regolarmente attacchi e massacri... leggi tutto
L’attuale Repubblica democratica del Congo possiede immense riserve naturali, che sono anche la sua rovina. Saccheggiata dalla brutale colonizzazione del re belga Leopoldo II, è rimasta un Paese devastato anche dopo l’indipendenza del 30 giugno 1960. La violenza è dilagata a intermittenza fin dal successivo 4 luglio e nel 1964 ha travolto anche le Pie Madri della Nigrizia, presenti nella regione nord-orientale dal 28 febbraio 1952. Il loro servizio nella sanità e nell’educazione comprende le visite nei villaggi, ma viene bruscamente interrotto dalla rivoluzione dei Simba, che trucida 90 missionari e un numero ben maggiore di congolesi. Dopo mesi di ve... leggi tutto
La Giornata della Memoria, che dal 2006 ricorre ogni anno il 27 gennaio, invita il mondo a non dimenticare lo sterminio degli Ebrei perpetrato in Europa dai governi nazisti e fascisti del Novecento. Quell'abominio, fondato sull’odio razziale, ha sacrificato milioni di uomini e donne. In relazione alle "memorie" dei e delle sopravvissute, la storica Liliana Picciotto scrive su Repubblica «Nel 1955 i testimoni sapevano solo che avevano perso i loro cari, inghiottiti da un sistema assassino; sapevano dire del lavoro schiavo dal quale, a stento, erano scampati».A 10 anni dalla fine della Shoah, non afferravano ancora il meccanismo diabolico di quella tragedia. Noi, oggi, lo c... leggi tutto
È nato? Era atteso da oltre due anni e non riusciva proprio a venire alla luce. È il nuovo presidente della Repubblica democratica del Congo, il più esteso Paese dell’Africa Subsahariana. Con una superfice di poco superiore a metà dell’Unione Europa, conta 81 milioni di abitanti. Lo scorso 30 dicembre, mentre in Italia l’atmosfera era pervasa di festività natalizie e preparativi per salutare il 2018 con brindisi e fuochi di artificio, nella Repubblica democratica del Congo terminava una lunghissima e accidentata gestazione: dopo due anni di rinvii, la popolazione poteva finalmente esercitare il diritto di voto. Dei 40 milioni di person... leggi tutto
Grazie Francesco,per aver ricordato i nostri volti, le nostre ferite e le nostre attese.Siamo le donne e gli uomini della Repubblica democratica del Congo e del Sud Sudan che non si rassegnano alla violenza!Grazie, Francesco!Siamo “Donne per la pace”: ogni mese preghiamo e marciamo insieme per le strade di Juba, la capitale della nazione più giovane del mondo. Siamo di etnie e religioni diverse, ma tutte abbiamo partorito nel dolore durante i 50 lunghi anni della guerra.Non possiamo più sopportare che i nostri figli continuino ad uccidersi per i giochi sporchi di chi svende la nostra terra e ruba le nostre risorse, primo fra tutte il petrolio.Grazie, Francesco! Son... leggi tutto
Nella sede della Cgil di Palermo, abbiamo incontrato Bijou Furaha Nzirirane, originaria della Repubblica Democratica del Congo e a Palermo da 16 anni. Dal 14 settembre 2015 è la nuova responsabile dell’ufficio migranti della Cgil di Palermo. La sua storia, il suo impegno sindacale, la sua testimonianza di donna fanno di lei una persona straordinaria. È stato bello ascoltare il suo racconto sulle sue origini e sulla città che l’ha accolta. Chi è Bijou? Sono una donna congolese di 40 anni arrivata a Palermo 16 anni fa e ho un figlio di 5 anni. Sono venuta a Palermo per studiare; finiti gli studi pensavo di ritornare in Africa. Sono rimasta incinta e ho ... leggi tutto

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Il Centro di Comunicazione Combonifem è un stato costituito a Verona dalle Suore missionarie comboniane nel 2008.

Attraverso una rivista, un sito web e social media correlati promuove la dignità di ogni persona nel rispetto delle differenze di genere, di cultura e di religione, per far crescere società inclusive attente al bene comune.

Il nome stesso, “Comboni-fem”, esprime il valore della prospettiva femminile nella comunicazione ...

 

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