Nel mercato tutelato il regime tariffario è stabilito dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (Arera), ente amministrativo che regolamenta il mercato dell’energia, stabilisce le condizioni tariffarie, gestisce l’accesso alle reti e tutela i diritti del consumatore.
Nel mercato tutelato solo il 4% dell’energia prodotta deriva da fonti rinnovabili; il prezzo è fissato da Arera sulla base del costo della materia prima e viene rivisto ogni tre mesi.
La differenza tra mercato libero e mercato tutelato dell’energia riguarda solo i costi per la fornitura e per la commercializzazione dell’energia elettrica, perché i costi per le reti, la gestione del contatore e le imposte sono uguali in entrambi i regimi.
In generale, è difficile oggi dire se la fornitura sul mercato libero sia più conveniente rispetto al mercato tutelato, perché dipende da variabili non prevedibili a priori.
Mentre il costo delle energie rinnovabili continua a diminuire di anno in anno, quello di petrolio e gas dipende da imprevedibili congiunture internazionali e anche da manovre puramente speculative.
I prezzi delle fonti fossili schizzano quando aumenta la richiesta di energia o quando l’estrazione e il trasporto incontrano difficoltà.
Abbandonare le fonti fossili è conveniente per il futuro del pianeta, ma può esserlo anche per il proprio portafoglio.