Il 3 febbraio 2023, papa Francesco arrivava a Giuba, la Capitale del Sud Sudan, in “Pellegrinaggio ecumenico di riconciliazione e di pace”. Con il primate della Chiesa anglicana, e il moderatore dell’Assemblea generale della Chiesa di Scozia, incontrava esponenti del governo, autorità ecclesiali e, soprattutto, tantissime persone accorse da ogni dove.Pur di esprimere in modo diretto l’affetto con cui accompagna la popolazione della più giovane nazione del mondo, per tre giorni il Papa ha sopportato temperature superiori ai 40 °C e una polvere fastidiosa che imperversa ovunque. Si muoveva a fatica su una sedia a rotelle, e attraversava la città...
leggi tutto
Le donne cattoliche prendono la parola e si esprimono con oltre 17,000 contributi provenienti da 104 Paesi. Li raccoglie un’indagine commissionata da Catholic women speak, una rete internazionale con più di 3.500 donne impegnate a creare spazi di dialogo ed esplorazione teologica. Nel 2015, in occasione del “Sinodo sulla Famiglia”, si erano già espresse con una pubblicazione corale. Quando, nell’ottobre 2021, papa Francesco avvia il sinodo sulla sinodalità “Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione e missione”, loro attivano una consultazione mondiale in varie lingue che raccoglie le voci delle donne cattoliche. Il frutto di q...
leggi tutto
Le migliaia di pellegrini che avevano raggiunto Juba, capitale del Sud Sudan, per partecipare alla visita del Papa dal 3 al 5 febbraio hanno in gran parte fatto ritorno alle loro città e villaggi. Anche se i riflettori internazionali sul Sud Sudan si sono spenti, gli echi di questo storico evento continuano a farsi sentire. La televisione nazionale, ad esempio, continua a trasmettere immagini di papa Francesco con il Presidente.Questi sono alcuni flash dalla mia esperienza personale per cogliere alcuni aspetti importanti della visita.L’arrivo all’aeroporto di Juba, con il Presidente Salva Kiir che camminava a fianco del leader spirituale più noto al mondo ma costret...
leggi tutto
Nel vostro Paese, che è come un continente nel grande Continente africano, sembra che la terra intera respiri. Ma se la geografia di questo polmone verde è tanto ricca e variegata, la storia non è stata altrettanto generosa: tormentata dalla guerra, la Repubblica Democratica del Congo continua a patire entro i suoi confini conflitti e migrazioni forzate, e a soffrire terribili forme di sfruttamento, indegne dell’uomo e del creato. Questo Paese immenso e pieno di vita, questo diaframma d’Africa, colpito dalla violenza come da un pugno nello stomaco, sembra da tempo senza respiro. E mentre voi Congolesi lottate per custodire la vostra dignità e la vostr...
leggi tutto
Nel 2022 per la prima volta Pax Christi Internazionale, un movimento cristiano per la pace di cui fanno parte anche le Suore missionarie comboniane, ha organizzato un minicorso per le religiose sulla non-violenza come stile di vita. Lo scopo era quello di fornire alle suore una conoscenza critica del principio della non-violenza e della sua pratica, nella speranza che le 13 partecipanti potessero a loro volta diffondere questo messaggio tramite la rete di persone con cui sono in contatto attraverso i loro servizi e ministeri in Sud Sudan.
Le speranze di Pax Christi non sono state deluse e il desiderato ‘effetto a catena’ si sta verificando: le 13 suore sono attivamente impegnate...
leggi tutto
Il 22 ottobre le partecipanti al Capitolo, affiancate dalle altre consorelle che hanno lavorato dietro le quinte, raggiungono Roma per un incontro con papa Francesco.
La solennità della sala Clementina accoglie due stili diversi di vita religiosa: le suore di Santa Brigida, silenziose nell’uniformità del loro abito, e le Suore missionarie comboniane, accomunate solo dal crocifisso che portano al collo ma tutte all’unisono e fuori protocollo nell’accogliere il Papa con il ritornello del canto “Alma misionera”: «Llévame donde los pueblos necesiten tus palabras, necesiten mis ganas de vivir, donde falte la esperanza donde falte la alegr&...
leggi tutto
Giorgia, il nome è di fantasia, ha ventiquattro anni ed è originaria di un piccolo paesino della Romania. Oltre alla mamma, viveva con due sorelle più piccole, e in casa si stava male, non c’erano soldi: non si poteva comprare il cibo, non si poteva pagare la bolletta della luce né quella del riscaldamento. E’ arrivata in Italia quando di anni ne aveva solo 14, convinta da alcune persone che credeva amiche che nel Belpaese avrebbe potuto trovare un lavoro dignitoso, prendere uno stipendio e quindi mandare soldi a casa. Solo mentre era in viaggio ha scoperto di essere stata venduta come un oggetto: non era più libera, era diventata la propriet&ag...
leggi tutto
A proposito delle dichiarazioni di Papa Francesco sull’aborto.
Abbiamo letto le dichiarazioni di Papa Francesco durante il viaggio di ritorno da Bratislava e ci sentiamo chiamate come donne di fede a un pronunciamento pubblico.Nel suo discorso sull’aborto – definito come assassinio: «L’aborto è un omicidio […] è giusto affittare un sicario per risolvere un problema?» – la parola donne non è stata pronunciata e anche in occasioni analoghe egli non ha nominato le donne. Questa omissione rappresenta una reticenza densa di significati dal momento che non si può negare che proprio le “innominate” donne siano...
leggi tutto
“Rinnovare l’oikos di Dio”: quest’anno il Tempo del Creato ci propone per tutto il mese di settembre una riflessione sul tema della “casa”, un’opera creata da Dio per alimentare un insieme stupendo e prezioso di relazioni.Non è un caso che ecologia ed economia abbiano la stessa radice oikos. Le nostre reti di “case” sono chiamate a connettersi sempre di più per alimentare giustizia. Troppa ingiustizia dilaga nel Pianeta a causa della crisi climatica. È urgente ascoltare, riflettere e agire!Per questo il segno del Tempo del Creato 2021 è la “tenda”, segno dell’accoglienza di Abramo. Siamo tutti...
leggi tutto
Una settimana fa si è concluso il trentatreesimo viaggio internazionale di Papa Francesco da una terra dove il cuore del Pontefice non si allontanerà mai, l'Iraq.
Mentre arrivava, all'insegna del motto evangelico "Siete tutti fratelli”, l’Iraq approvava la legge per risarcire le donne yazide stuprate dall’Isis. Secondo Open Global Rights, la legge fornisce importanti misure di compensazione per le vittime compresi risarcimenti, riabilitazione, trattamento medico e opportunità economiche. Inoltre, qualifica espressamente i crimini commessi contro gli yazidi come "genocidio" e stabilisce che nessun responsabile possa essere incluso in un'amnistia.
La vi...
leggi tutto