Omkar ha diciottanni.
Da qualche tempo è cambiato.
Parla con rispetto alla sorella e alla madre, aiuta in casa, fa il tè se ci sono ospiti e aiuta nelle faccende domestiche.
Un comportamento assai insolito per i giovani ragazzi indiani.
Omkar vive a Pune, in India appunto, e da un po’ di tempo ha iniziato a partecipare al programma Action for Equality (AFE), lanciato dalla Equal Community Foundation (ECF) nel 2011. Il progetto è orientato a giovani ragazzi, solitamente tra 13 e 17 anni, e vuole provare a cambiare comportamenti sbagliati nei confronti del genere femminile. Atteggiamenti violenti e culturalmente accettati che vanno sradicati dal basso. Non a caso il progetto è stato lanciato qui, in India, dove nascere donna è ancora considerata una disgrazia.
Il progetto prevede anche incontri con le ragazze, per istruirle sui diritti che hanno e sull’uguaglianza di genere. «Ma le soluzioni non possono concentrarsi esclusivamente sulle donne, perché questo non cambia il flusso della corrente - afferma Christina Furtado direttrice esecutiva di ECF a IoDonna -. Perché alla fine giornata, le donne saranno più consapevoli, ma torneranno a casa da uomini violenti lo stesso».
Per questo il programma ha senso anche qui. Soprattutto qui.
E i giovani ragazzi hanno accolto con grande apertura questa iniziativa: un corso di un anno, in cui i ragazzi acquisiscono una serie di conoscenze per poter sfidare le norme di genere, cambiare il proprio comportamento e sostenere questo cambiamento sia all’interno delle loro famiglie, sia più in generale, nella comunità.
Omkar, ad esempio, si è già attivato, e con un amico istruisce alcuni ragazzi ancora troppo piccoli per unirsi al progetto. Insegna loro il concetto di uguaglianza di genere, a non offendere o insultare le ragazze, a dare una mano in casa e a parlare se vedono uomini violenti.
Questo tipo di attività, poi, sta avendo un impatto positivo anche sulle donne stesse. Le ragazze, spesso timorose di chiamare la polizia perché convinte che le autorità non crederanno loro, stanno iniziando a vedere che esistono uomini volenterosi di aiutarle, e diventano più propense a parlare, denunciare, agire, anche da solo.
Dal 2009, un totale di 5065 ragazzi hanno beneficiato del programma di Pune, in India. A pochi giorni dalla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, questo è un risultato davvero incoraggiante.