Più di mezzo secolo di presenza delle comboniane in Kenya rivela una particolare attenzione alle zone più insicure del Paese, abitate da popoli che per decenni sono vissuti ai margini della “civiltà”; ma nel tempo alcune priorità sono cambiate. Nel 1976 inizia la presenza a Kariobangi (Valle della droga), una baraccopoli di Nairobi, e nel 1996 una collaborazione qualificata nell’educazione terziaria al Tangaza College di Langata, una delle zone residenziali della capitale originariamente riservate ai coloni europei. Le comunità religiose internazionali che vi hanno preso dimora ne hanno reso il volto sempre più meticcio. Le comboniane fanno ponte fra queste due realtà: la prima tappa della formazione comboniana, il postulato internazionale, è a Kariobangi, mentre la qualificazione professionale avviene a Langata. Inoltre, grazie a un sistema di borse di studio, il Tangaza provvede educazione di qualità anche a giovani delle zone più povere di Nairobi e del Kenya, che vi possono acquisire competenze professionali ed etiche che cambiano la loro vita e quella delle rispettive comunità. L’Istituto di trasformazione sociale merita una nota particolare con il programma Mtaani, rivolto proprio a chi vive in baraccopoli.
Dal suo inizio, la comunità di Kariobangi gestisce un centro di salute e affianca le comunità cristiane della parrocchia, ma nel 1987 Felicina Cremona apre un piccolo centro per accogliere ragazze, spesso già madri, che vi imparano a confezionare abiti. Il centro si sviluppa negli anni: nel 1993 rilascia il certificato a 20 giovani; dal 2000 opera in una struttura nuova e spaziosa con altri ambiti di formazione; nel 2019 il Kariobangi Women Promotion Training Institute, qualificata scuola professionale e umana, viene accreditato dal ministero dell’Educazione. I servizi garantiti per decenni nelle zone più isolate del Paese (Kacheliba, Moyale, Marsabit e Dol Dol) vengono gradualmente assunti da personale locale o da altre congregazioni religiose. Le missioni di Sololo e Laisamis vengono chiuse, ma continua quella di Amakuriat e nel 2016 ne inizia una ad Adu, nella diocesi di Malindi.
Promuovere l’educazione religiosa nelle scuole e nei gruppi giovanili, come pure nelle piccole comunità cristiane, rimane un ambito privilegiato per sperimentare insieme alla gente la forza trasformante del Vangelo.