Il fiume Congo viene rinominato Zaire, da nzeri che significa “fiume” in una lingua locale (termine che i portoghesi avevano distorto appunto in “Zaire”). Lui stesso cambia nome: si fa chiamare Mobutu Sese Seko e impone a ogni cittadino e cittadina di adottare un nome “tradizionale”; nell’ottobre del 1971 la stessa Repubblica del Congo diventa Repubblica dello Zaire. La politica di autenticità culturale viene apprezzata in altri Paesi africani per la musica, gli abiti, e anche per la “zairizzazione” delle risorse, ovvero la nazionalizzazione di tutte le maggiori imprese, inclusa la strategica Union Minière, che era rimasta s...
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La nostra presenza in Messico è stata anzitutto una risposta alla vocazione missionaria comboniana delle giovani donne del Paese: la prima comunità è stata una casa di formazione. Abbiamo accolto tante ragazze che desideravano conoscere il nostro stile di vita per discernere il proprio, e ancora continuiamo a farlo.
Il servizio di animazione missionaria alla Chiesa locale, per tenerla spalancata al mondo, è stato un altro impegno intenso e fecondo; dando attenzione alla giustizia e alla pace, abbiamo cercato anche di fornire strumenti per analizzare la realtà e trasformarla, promuovendo la dignità di ogni persona.
Fra le popolazioni indigene r...
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Con le sue notizie regolari, quanto più imparziali possibile, Crn cerca di far capire cosa succede nel Paese e contrastare una propaganda velenosa. A differenza di altri mezzi, ha il grande vantaggio di trasmettere dal territorio, nelle lingue parlate dalla gente e di favorirne una reale partecipazione.
Fra continuità e cambiamentoDalla fine del 2013 la programmazione ha subito molti cambiamenti, sebbene la promozione delle comunità resti al centro. Priorità è data a programmi che possano favorire il processo di pace, attraverso educazione civica e momenti di scambio e confronto tra gruppi diversi. Ampio spazio è anche dedicato a informazioni di uti...
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In passato la migrazione femminile era correlata principalmente a un progetto di ricongiungimento familiare. Negli ultimi decenni, invece, emerge un progetto migratorio autonomamente intrapreso da donne, che risultano la maggioranza nei Paesi “sviluppati”.
Secondo dati Onu, in Europa nel 2015 le donne costituivano il 52,3% della popolazione emigrata. Prevalgono anche in Nord America (51,2%), Oceania (50,6%) e America Latina (50,4%).Sono invece minoritarie in Africa (46,1%) e soprattutto in Asia (42%). In particolare, negli ultimi 25 anni, per l’Africa e ancor più per l’Asia si è riscontrata una diminuzione nella proporzione di donne che emigrano.Le medi...
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