Nel 2017 noi mamme abbiamo preso coscienza che i nostri figli e figlie erano avvelenati, contaminati dall’acqua che usciva dai nostri rubinetti. L’acqua che per noi era sorella, pura, limpida e preziosa, conteneva mostri invisibili, i Pfas, sostanze perfluoroalchiliche che si accumulano nel sangue creando innumerevoli danni.Ce lo ha rivelato lo screening attivato dal piano di sorveglianza sanitaria: controllava il sangue di tutti i nostri ragazzi e ragazze ed erano tutti e tutte pesantemente contaminati. Che fare? Ci siamo guardate in faccia e abbiamo deciso di non tacere: siamo uscite dalle nostre case e ci siamo coalizzate per la difesa del diritto alla salute e alla vita, del ...
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A partire dall’Ottocento, elaborazioni femministe hanno mes-so in discussione il progetto di dominio della scienza e della tecnologia sulla natura. Il movimento si è fatto portavoce di una posizione che travalica la rivendicazione di uno statuto paritario di diritti e trascende anche l’affermazione della specificità femminile e dell’alternativa femminista alla cultura maschilista; supera i binomi parità/emancipazione, differenza/estraneità.
In Italia, il movimento ecofemminista inizia a Pescara nel 1986, a lato del primo convegno internazionale delle Liste Verdi: “La terra ci è data in prestito dai nostri figli”. Dei 15 forum ...
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Il Green Deal europeo mira a rendere sostenibile l’economia dell’Ue, ma le problematiche climatiche e le sfide ambientali possono davvero stimolare una transizione volta a promuovere un’economia pulita e circolare, a ridurre l’inquinamento e ripristinare la biodiversità?
Entro il 2050 l’Ue si prefigge di ridurre a zero le emissioni climalteranti nette attraverso una serie di trasformazioni economiche:
• investire in tecnologie rispettose dell’ambiente;• sostenere l’industria nell’innovazione;• introdurre forme di trasporto privato e pubblico più pulite;• decarbonizzare il settore energetico;• garantire u...
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Nel 2018 EcoE è diventata un’impresa intenta a valorizzare le coltivazioni locali: al presente raggiunge oltre 4.000 agricoltori, grazie alla collaborazione con Ugunja, iniziativa di formazione e azione avviata nel 1988 da un gruppo di donne contadine della contea di Siaya, cresciuta come organizzazione comunitaria nel 1997 e diventata ong nel 2004.
Colture in simbiosiEcoE sta affiancando piccole aziende agricole nella coltivazione alternata di due piante che nutrono la popolazione e anche il suolo. La scelta della soia è dettata dalla sua capacità fertilizzante, oltre che dall’alta domanda interna. Il Kenya importa soia dalla Tanzania, dallo Zambia e anche ...
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L’amica delle apiLeydy Pech, classe 1965, è una pacifica messicana della Penisola dello Yucatán.Nella sua regione circa 25.000 famiglie, in prevalenza di cultura maya, vivono del prodotto delle api: anche Leydy raccoglie una secolare tradizione di apicoltura. Nella stessa regione, l’agricoltura industriale ha eroso negli ultimi decenni quasi 38.000 ettari di foresta. A partire dal 2000 il danno ambientale è aggravato dall’introduzione, da parte della multinazionale Monsanto, di soia geneticamente modificata.La varietà resiste all’erbicida Roundup, altamente tossico anche per le persone.
Senza consultare le comunità locali, nel 2012 ...
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Il continente africano è un mosaico di risorse naturali: immense foreste pluviali, come quelle del bacino del Congo, vasti bacini idrici, con il Lago Vittoria secondo al mondo per ampiezza, ingenti giacimenti minerari e una ricchissima biodiversità. Le condizioni climatiche e l’irraggiamento solare alimentano una molteplicità di ecosistemi che includono coltivazioni indigene, fauna selvatica, animali d’allevamento e un variegato patrimonio ittico.
Il problemaIl degrado che devasta l’ambiente, avvelenando l’aria e inquinando fiumi, laghi e oceani, mette a rischio la ricchezza ecologica enunciata dall’Agenda 2063 dell’Unione Africana (U...
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Continuiamo la “panoramica ecologica” che dal 2017 evidenzia il contributo delle donne nel rigenerare territori degradati e nel difendere i diritti alla vita e alla salute di coloro che li abitano.
In questo dossier, dopo uno sguardo all’Africa e un approfondimento sul Kenya, vediamo emergere nelle Americhe due donne insignite di un premio ambientale prestigioso per aver operato anzitutto come comunità; e in Europa la parola passa alle ecofemministe e alle “mamme NoPfas”, ancora fautrici di collaborazioni ampie e trasversali per tutelare la meraviglia di un destino condiviso: quello di Gea.
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