Partire: ma il diritto di muoversi è distribuito in modo ingiusto. Esiste una grande disuguaglianza nel diritto alla mobilità, e il potere dei passaporti coincide con il potere economico e politico dei rispettivi Paesi.
Vittime o carnefici?
Il bisogno di cercare “lavoro” altrove, ostacolato dalle politiche migratorie di alcuni Stati, è spesso intercettato da reti che ingabbiano le persone in un circuito di sfruttamento. Sono le reti di trafficanti, che a condizioni pesanti vendono documenti, probabilmente falsi, un viaggio transnazionale, spesso lungo e rischioso, e infine dettano le condizioni di lavoro.
Il prezzo verrà pagato con il lavoro del “corpo”, perché quando quello che sappiamo non serve più, rimane soltanto il nostro corpo come strumento fondamentale di lavoro. La prostituzione forzata ne è l’esemplificazione estrema. Le reti di trafficanti sono flessibili e in evoluzione, e le stesse vittime possono diventare un pezzo del meccanismo di sfruttamento.
Fra immaginario e realtà
Che cosa spinge una persona a rischiare la vita e a vendere il proprio corpo?
Perché si dispone allo sfruttamento, pur non avendo piena coscienza di quello che avverrà?
È l’idea che esista una maniera di vivere migliore...