Il 21 marzo ricorre la Giornata internazionale per l'eliminazione della discriminazione razziale. Da quasi un mese la crisi umanitaria ha raggiunto livelli inimmaginabili e, in alcuni casi, ha spinto a contrastarla, ma con qualche criticità.
È del 17 marzo il comunicato stampa del Centro studi e ricerche Idos che evidenzia le problematiche discriminatorie dei recenti provvedimenti presi dall'Ue in merito all'emergenza profughi. Il 3 marzo, per la prima volta da quando è stata approvata, è stata attivata la Direttiva 2001/55 a favore dei profughi provenienti dall’Ucraina, con la quale viene loro offerta protezione temporanea per un anno. Il provvedimento pre...
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L’Africa subsahariana ospita il 30% di rifugiati e sfollati del mondo. Un numero enorme, data la fragilità economica e politica del continente. Centinaia di migliaia di persone in fuga sono state accolte anzitutto nei Paesi limitrofi.La mappa dell’Alto commissariato Onu per i rifugiati, pubblicata nel “Rapporto globale 2016”, evidenzia in Africa le principali aree di crisi: Sud Sudan, Repubblica Centrafricana, Mali, Ciad e Nigeria; Burundi, Repubblica democratica del Congo, Somalia. Il sommario precisa: «I Paesi africani costituiscono un esempio encomiabile di offerta di asilo. Tengono aperti i confini e proteggono i rifugiati dai rimpatri coatti. Met&agr...
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Dopo oltre 3 anni i richiedenti asilo tornano a protestare.
Nel dicembre 2013 scesero in lotta in migliaia, dopo che all'interno del Cara di Mineo, si era ucciso il ventunenne eritreo Mulue Ghirmay per protestare contro i lunghi tempi d’attesa per l'audizione in commissione, per i troppi ed ingiustificati dinieghi, per il sovraffollamento nelle case, per la corresponsione del pocket money in sigarette anziché in denaro.
Da allora la situazione all'interno del Cara si è incancrenita, ma le reali condizioni in cui sono costretti a vivere migliaia di richiedenti asilo non hanno più trovato spazio nei mezzi di informazione.
Nei giorni scorsi in Prefettura si è...
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L’immigrazione è un fenomeno complesso. Soluzioni affrettate possono tradire i principi cardine della civilta' giuridica dell’Unione Europea, violando la base democratica sulla quale si fonda la pacifica convivenza di cittadini e cittadine.
Il telegramma del Direttore della Direzione Centrale dell’Immigrazione e della Polizia delle Frontiere, inviato il 26 gennaio alle Questure d’Italia, per individuare 95 uomini e donne, purché di nazionalità nigeriana, “da espellere e rimpatriare” lo dimostra. L’espulsione collettiva, per di più in base alla nazionalità, è vietata dalla legge*, e l’Italia è st...
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