L’Africa subsahariana ospita il 30% di rifugiati e sfollati del mondo. Un numero enorme, data la fragilità economica e politica del continente. Centinaia di migliaia di persone in fuga sono state accolte anzitutto nei Paesi limitrofi.
La mappa dell’Alto commissariato Onu per i rifugiati, pubblicata nel “Rapporto globale 2016”, evidenzia in Africa le principali aree di crisi: Sud Sudan, Repubblica Centrafricana, Mali, Ciad e Nigeria; Burundi, Repubblica democratica del Congo, Somalia. Il sommario precisa: «I Paesi africani costituiscono un esempio encomiabile di offerta di asilo. Tengono aperti i confini e proteggono i rifugiati dai rimpatri coatti. Metà delle dieci nazioni più ospitali per i rifugiati si trovano in Africa».
Africa: Solidarietà è il suo nome
Le migrazioni in Africa assumono spesso i tratti della disgrazia: interminabili conflitti armati e una crescente desertificazione. I cambiamenti climatici affliggono soprattutto la fascia tropicale subsahariana, dove, per le poche infrastrutture esistenti, la mitigazione degli effetti è quasi inesistente. Il suolo diventa improduttivo, i laghi si prosciugano, gli animali muoiono e la fame incombe. Eppure, a parte dittatori brutali e governi mai sazi di corruzione, la gente semplice può essere maestra di ospitalità