Nel 1949 viene istituito nel Congo orientale il vicariato cattolico di Wamba. Il dehoniano belga Joseph Wittebols, vicario apostolico, chiede a madre Carla Troenzi, allora superiora generale, di avere alcune suore per la missione di Nduye, nella foresta dell’Ituri, avviata da un dehoniano di Padova, Bernardo Longo. La richiesta è del 14 aprile 1950, la risposta del 25 maggio. Le suore destinate alla nuova missione sono: Clementina Previtali, Elisea Pezzi, Silvana Clerici, Sistina Salvatore e Pia Nazzarena Zorzan. La prima meta, però, è il Belgio, per un anno di corso coloniale obbligatorio. Il 14 novembre 1951 salpano da Venezia, transitano per il Sudan, e il 2 gennaio 1952 sono festosamente accolte nella missione di Bafwakaba: vi rimangono per apprendere la lingua swahili e anche perché a Nduye la casa non è pronta. Al suono delle campane la raggiungono il 28 febbraio sera, dopo ore di viaggio nella foresta: muri di pietra, «tetto di paglia, finestre senza vetri. All’interno, un palo che porta il peso del tetto sostiene anche quello di tegami e pentolini che gli penzolano attorno».
I primi di marzo sono già a lavoro con le catecumene, nel dispensario e nella scuola: «Abbiamo già un bel gruppo di ragazze di prima e di seconda, circa una cinquantina. Organizziamo pure una classe per l’insegnamento degli adulti: una trentina di donne la frequentano. Le ore più belle sono quelle trascorse nei villaggi, tra la gente e la gioventù». Quella prima comunità in Congo fa riferimento alle comunità in Uganda, ma il 17 gennaio 1953 arrivano altre 3 suore per aprire la comunità di Maboma, a 199 chilometri da Nduye: mentre questa è sperduta nella foresta, Maboma è in pianura, con comode strutture in mattoni e 400 ettari coltivati a caffè e banane. L’anno successivo giunge madre Carla con la sua segretaria. Dopo Eritrea e Uganda, scortate da monsignor Wittebols arrivano il 20 febbraio 1954 a Maboma e il 24 a Nduye. La relazione annota: «Il dispensario è molto frequentato e il governo incoraggia e aiuta assai...». La missione è molto povera, quasi rudimentale, ma sta sviluppando il dispensario, l’officina e la scuola per fabbri-meccanici.
Nel 1956 viene aperta una comunità a Ngayu, nel 1958 a Bafwasende e nel 1959 a Wamba. Nel 1964, la rivolta dei Simba le travolge tutte: Nduye riaprirà il 22 luglio 1969.