Le prime missionarie comboniane arrivano a Morulem il 7 ottobre 1956. Sono Rosalucia Vinco, Innocenza Turrin e Fosca Rosa. Il loro impegno è per il catecumenato, la scuola femminile, la maternità e il centro di salute, che ben presto riceve centinaia di pazienti anche da villaggi vicini. La stessa scuola, iniziata da suor Innocenza con pochissime bambine, nel 1958 ne ha più di 60. Un giorno suor Rosalucia scopre casualmente un villaggio abbandonato, dove un lebbroso coperto di piaghe attende la morte. Si china per medicarlo; un capo locale la vede e aggiunge: «Voi suore vi prendete cura di molte persone, ma non delle più bisognose». Alcuni lebbrosi si recavano già alla missione per le medicazioni, e un bel giorno decidono di rimanervi. Nel 1964 sono già un bel gruppo e l’anno seguente viene ufficialmente aperto il lebbrosario di Morulem. Suor Rosalucia lo dirige fino al 1979, aiutata da Daniela Rossignoli, Silvia Pisetta, Agnese Valieri, Fernanda Pellizzer e altre ancora. Grazie a quel lebbrosario, lo stigma dei malati si dissolve e nel 1998 possono essere curati a casa.
Nel 1963, tre missionarie comboniane espulse dal Sudan, Evelina Maggioni, Lucia Carreddu e Caterina Mazza, avviano la comunità di Kangole, e altre quattro raggiungono ben presto Kaabong: Flora Marzarotto, Alfreda Tessaro, Gilda Giacomoni e Franca Azzola.
A Kangole, Lucia Careddu investe le sue energie nella scuola femminile, frequentata inizialmente da ragazze di etnia toposa fuggite dalla guerra civile del Sudan. Le bambine karimojong, invece, deve andare a cercarle nei villaggi; per facilitare loro una regolare frequenza delle lezioni fa costruire lo studentato e ben presto apre la scuola anche ai non vedenti, cosa inconcepibile nella cultura karimojong. Nel 1976 viene iniziata la scuola secondaria femminile, la prima del Karamoja; a suor Lucia si affiancano Rosaria Marrone nella primaria e Ruth Bryden e Patricia Holloway nella secondaria, la cui direzione passa alle suore della Società del Sacro Cuore nel 1981.
Nel 1964, l’espulsione massiva di comboniane dal Sudan mette a disposizione nuovo personale per nuove missioni in Karamoja: nel 1966 Nabilatuk, nel 1969 l’ospedale di Matany e nel 1970 Moroto.
La comunità di Kotido/Kanawat inizia nel 1973, nel 1975 quelle di Lorenghedwat e Amudat (la seconda tra i Pokot), e quella di Namalu nel 1976.