Il racconto inizia qui, dai primi passi...
Il miracolo del passaparola
Al cuor non si comanda, e io conobbi la famiglia comboniana grazie alle parole di un ragazzo per cui, ormai quasi dieci anni fa, avevo una cotta enorme. All’epoca lui ed altri amici stavano seguendo il percorso del Gim e mi invitarono a partecipare al primo incontro di settembre. Arrivai a messa quasi conclusa perché, per strada, mi si ruppe la bici e fui costretta a legarla a una rastrelliera e raggiungere a piedi la casa. Appena entrata in chiesa (ovviamente nel silenzio più totale), padre Daniele Zarantonello, dall’altare mi chiese come mi chiamavo e come mai ero lì; il che rese tutto, ovviamente, più imbarazzante.
Per inciso, quel ragazzo non c’era nemmeno, ma da allora quella è diventata anche casa mia.
Avevo già 26 anni e moltissime esperienze alle spalle. Cercavo un modo di vivere la fede più concreto e vicino al mio sentire; e soprattutto cercavo un serio accompagnamento personale. Suor Lorena Ortiz divenne per me una sorella in tutti i sensi. Il Gim1 quell’estate mi ispirò a partire da sola per la Cambogia. Tornai con occhi nuovi e cuore pronto ad intraprendere il Gim2, la fase a carattere vocazionale. Nel mio anno eravamo solo in cinque, un fantastico dream team. Divenni poi animatrice per i due anni successivi e presi parte ad altre attività, fino ad arrivare a oggi: faccio parte del cammino “Malankeba! Incontrarsi per trasformare”. Pensandoci bene, il mio cammino sta ancora continuando.
Monica De Spirito
Marco, animatore del gruppo giovani della mia parrocchia, mi parlò del Gim. Con lui avevamo iniziato a trattare tematiche legate alla mondialità, argomenti che stimolavano molto il mio interesse e la mia sensibilità. Marco già partecipava al Gim e mi coinvolse in vari eventi per appoggiare la campagna “W Nairobi W”. Era l’estate della mia maturità quando partecipai per la prima volta a un campo della famiglia comboniana a Padova. Il settembre successivo iniziai il percorso del Gim.
Mi viene da sorridere al ricordo della prima volta in cui sono entrata nella casa dei Missionari Comboniani in via Giovanni da Verdara a Padova. Sono passati ormai 14 anni e non sono ancora stata cacciata! Ho cominciato il Gim con l’inizio degli studi universitari, poi ho continuato qualche anno solo con l’accompagnamento personale e infine, all’età di 24 anni, ho intrapreso il Gim2, che mi ha portato a maturare una maggior consapevolezza personale e delle strade che potevo percorrere. Così un anno dopo sono partita per il Venezuela come volontaria internazionale; vi sono rimasta tre anni.
Al ritorno ho voluto in qualche modo ricambiare il regalo ricevuto, mettendomi a servizio come animatrice Gim per due anni. L’impegno si è concluso l’anno scorso e nel frattempo ho iniziato a far parte dell’équipe del cammino di incontro “Malankeba! tra giovani italiani, per la maggior parte gimmini o ex gimmini, e giovani richiedenti asilo.
Giovanna Ferrari