La scuola materna delle Suore comboniane, aperta nel lontano 1967 a servizio dell’infanzia cristiana e musulmana di Gerusalemme Est, oggi si trova nella zona dei così detti “territori occupati”.Il muro di sicurezza ha sbarrato l’antica strada che da Gerusalemme portava a Gerico e ha diviso il villaggio di Betania/Al-Azareyah: metà in Israele e metà in Palestina. Questo ha comportato per la maggioranza dei bambini e delle bambine che frequentavano la nostra scuola l’impossibilità di continuare a usufruire di questa offerta educativa.Nel 2009, durante la fase terminale della costruzione del muro, con un po’ di “pressione uma... leggi tutto
Da decenni noi Comboniane coltiviamo relazioni di amicizia con persone palestinesi e israeliane, e da entrambe siamo accolte.Adesso, però, tutti e tutte viviamo nella paura ed è cresciuta la diffidenza verso chi è dell’altro popolo. Subito dopo il 7 ottobre sono aumentati i controlli da parte dell’esercito e della polizia israelian, che hanno impedito alle persone di spostarsi per andare al lavoro, all’ospedale o anche semplicemente a fare la spesa.La relazione tra Palestinesi e Israeliani che vivono negli insediamenti è ulteriormente peggiorata, con gravi abusi da parte dei coloni, soprattutto durante la raccolta delle olive, tradizione molto im... leggi tutto
«Stiamo vedendo cose che non erano accadute nemmeno nel corso della seconda intifada. I conflitti all’interno di comunità che più o meno convivevano pacificamente fanno paura per il nostro presente, ma soprattutto per il nostro futuro». Lo ha detto suor Alicia Vacas Moro, missionaria comboniana che in Terra Santa ha vissuto per anni e nel 2009 ha visto con i suoi occhi la distruzione del “piombo fuso” nella Striscia di Gaza. Attualmente coordina le comboniane del Medio Oriente e l’8 marzo 2021, insieme ad altre, ha ricevuto dalla Segreteria di Stato Usa il premio “Donne di coraggio”. Intervistata da Vatican news il 14 maggio, h... leggi tutto
Noi, donne israeliane, funzionarie elette, esponenti della società civile, opinioniste e attiviste di base, con diverse convinzioni politiche e rappresentanti diversi gruppi sociali, religiosi, nazionali ed etnici, abbiamo in comune un profondo impegno nei confronti di una soluzione negoziata con due stati del conflitto israelo-palestinese, soluzione che potrà garantire la nostra sicurezza e la piena uguaglianza in quanto donne ed esseri umani. Nel 20° anniversario della risoluzione 1325 del Consiglio di sicurezza dell’ONU, crediamo che soprattutto ora debbano essere ascoltate le voci delle donne sulle questioni esistenziali che ci troviamo ad affrontare oggi. Siamo p... leggi tutto
Israele Dopo la Seconda guerra mondiale, la Gran Bretagna rinuncia al suo mandato sulla Palestina, che gli ebrei dispersi nel mondo reclamano come terra propria. Il 15 maggio1948 nasce lo Stato di Israele, ma la suddivisione fra territori arabi e israeliani rimane irrisolta. Ne derivano tensioni e scontri che sfociano in una scia di guerre: la “questione palestinese” diventa una drammatica voragine per tutta la regione. Quasi mezzo milione di palestinesi lasciano il Paese; la maggioranza trova rifugio in Libano, Giordania ed Egitto.Il 13 settembre 1993 viene firmato negli Usa uno storico accordo di pace fra il presidente israeliano Isaac Rabin e Yasser Arafat, capo dell’Or... leggi tutto
Pensieri e sogni che parlano e si raccontano, tracciando vie perché altri continuino a percorrerle. Allora questo versetto appartiene un po’ a tutte e tutti noi. Appartiene a ogni popolo che cerca di definirsi fuori da quel sistema che ci ubriaca di idoli, siano essi nuovi o vecchi fantasmi tirati fuori da chi non sa più vivere il tempo nell’oggi. Se guardo con lucidità gli eventi che accadono nel mondo, direi che questi versetti appartengono proprio a coloro che l’Israele politico moderno considera i suoi acerrimi nemici: i palestinesi, e coloro che solidarizzano concretamente o ideologicamente con quello stralcio di terra. Ogni liberazione, segreta o ... leggi tutto
Facciamo conto che l’occupazione sia giustificata. Diciamo pure che Israele non aveva scelta. Non chiamiamola neppure occupazione. Diciamo che è stata riconosciuta dal diritto internazionale e che il mondo l’ha approvata. Immaginiamo che i palestinesi siano grati della sua presenza. Rimane comunque un piccolo problema: l’intera faccenda si basa interamente su delle bugie. Dall’inizio a una fine che sembra sempre più lontana, è tutto un mucchio di bugie. Non c’è una sola parola di verità. Se non fosse stato per queste bugie, difficilmente si sarebbe arrivati dove siamo oggi. Queste bugie, in alcuni casi usate dalla destra come ... leggi tutto

CHI SIAMO

Il Centro di Comunicazione Combonifem è un stato costituito a Verona dalle Suore missionarie comboniane nel 2008.

Attraverso una rivista, un sito web e social media correlati promuove la dignità di ogni persona nel rispetto delle differenze di genere, di cultura e di religione, per far crescere società inclusive attente al bene comune.

Il nome stesso, “Comboni-fem”, esprime il valore della prospettiva femminile nella comunicazione ...

 

Leggi Tutto

Instagram

YOUTUBE

All for Joomla All for Webmasters
Utilizziamo i cookies per facilitare una migliore esperienza sul nostro sito. Se continui la navigazione riteniamo confermato il tuo assenso. Clicca qui per sapere di più sulla policy.