I tiranni temono il poeta/Ora che lo sappiamo/non possiamo tirarci indietro.
Chi ha scritto queste parole non può che essere la candidata perfetta per partecipare come poetessa alla cerimonia di insediamento di Joe Biden come presidente. Il suo ruolo (non da poco) è quello di scrivere un componimento che cristallizzi il momento, racchiuda le sensazioni collettive che lo caratterizzano e apra uno sguardo verso il futuro per iniziare degnamente quella che molti sperano sarà una nuova era. Il suo nome è Amanda Gorman, ha ventidue anni ed è la più giovane poetessa inaugurale che si ricordi, prima di lei personalità del calibro di Robert Frost e M...
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Verso gli Stati Uniti avevo pregiudizi e preconcetti alimentati dalle sue decennali e – a mio parere – arroganti politiche economiche ed estere ulteriormente rafforzate da George Bush Jr. Nutrivo sentimenti contrastanti: da una parte sentivo di andare nella pancia di quello che consideravo un po’ l’impero del male, dall’altra ero curiosa di vedere dal vivo ciò che Hollywood mostra nei suoi film: città cosmopolite piene di vita e zone urbane alberate con case i cui giardini non hanno recinti e le finestre non hanno inferriate. Con sorpresa ho trovato e frequentato tante persone di ogni credo ed estrazione sociale impegnate a dar voce ai valori che n...
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Arrivo negli Usa con suor Enrica Facoetti il 29 settembre 1967 e subito il Paese mi sembra immenso: nella prima lettera a casa parlai solo di grandi distanze. Poi l’impatto con quel mondo che non capivo, a partire dalla lingua; ma la comunità, accogliente, mi è stata di grande aiuto.
La prima esperienzaMi attendevano sette anni di studio, in primo luogo della lingua, alternato con il servizio in casa e nella scuola materna, poi al college per conseguire il diploma di infermiera professionale; per altri quattro anni ho lavorato come Nursing Superviser in una casa per anziani della diocesi di Philadelphia: con 185 ospiti era una responsabilità più grande di m...
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Aneliti di supremaziaLa paura condivisa di un terzo conflitto mondiale, che avrebbe messo a rischio la sopravvivenza stessa dell’umanità, evita lo scontro aperto e diretto fra Usa e Urss, ma sposta la contrapposizione militare in rivoli di guerre per procura che insanguinano Asia, Africa e America Latina: la “Guerra fredda”. Per decenni la competizione fra le due superpotenze pervade anche l’ambito spaziale, tecnologico, ideologico, psicologico e sportivo. Il crollo del muro di Berlino nel 1989 e la dissoluzione dell’Urss alla fine del 1991 marcano simbolicamente la fine della Guerra fredda. Negli anni successivi il blocco occidentale e la Federazione Rus...
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Ogni sogno che zampilla di energia non si ferma, e non si può fermare: né con i muri, né con i blocchi navali.
Mentre i notiziari italiani sono invasi dallo scontro verbale fra Matteo Salvini, il “capitano” della Lega, e Carola Rackete, la capitana della nave Sea Watch 3, i migranti continuano a sbarcare sulle coste italiane, anche a Lampedusa. Arrivano a centinaia, ma in piccoli gruppi, su imbarcazioni minute che eludono il blocco navale.
Un paradosso che farebbe sorridere, se non avesse tragici risvolti: la morte.
Sono migliaia le vittime: quelle senza nome né volto non turbano il sonno dell’umanità, ma quando una foto rivela i corpi ...
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Fa il giro del mondo la decisione del presidente Trump di uscire dagli accordi di Parigi firmati da Obama nel 2015.
La disposizione potrebbe avere gravi implicazioni per l'accordo, che si basa prevalentemente sull'impegno dei grandi inquinatori per ridurre le emissioni di gas serra che gli scienziati affermano essere alla base dello scioglimento dei ghiacciai, con conseguente innalzamento dei mari, delle siccità e delle violente tempeste. Secondo l'accordo gli Usa, i secondi produttori di Co2 dopo la Cina, si erano impegnati a ridurre entro il 2025 le proprie emissioni tra il 26 e il 28 per cento rispetto ai livelli del 2005.
L'intesa verrà abbandonata con un ritiro formale, ...
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