Sono Giorgia, ho 27 anni, attualmente vivo a Verona e ho studiato Economia internazionale all’Università di Padova. Dopo la laurea triennale ho lavorato nella logistica di una multinazionale veronese e, successivamente, in uno studio commercialista.
Mi piace leggere libri, cucinare e camminare in montagna. Covid permettendo, amo molto coltivare le relazioni e passare il tempo con amici e amiche.
All’origine, la Laudato si’
Dopo aver letto la Laudato si’ di papa Francesco, ho maturato interesse a perseguire una laurea specialistica nell’ambito della sostenibilità, sia ambientale che sociale. Tramite una mia amica e collega, Beatrice Scappini, ero entrata in contatto con il mondo della rendicontazione non finanziaria, che permette di analizzare gli impatti di un’organizzazione su ambiente, società e gestione, e di comunicarli in modo chiaro agli azionisti e portatori di interesse (stakeholder). Nel 2018 mi sono trasferita in Islanda, dove ho seguito un master in Ambiente e risorse naturali, che ho terminato in ottobre 2019. Questo master era accessibile da una varietà di discipline: scienze naturali, lettere e anche business. Così mi ha permesso di approfondire tematiche ambientali e sociali in relazione alle aziende e alle organizzazioni, ovvero al settore dell’impresa.
Respiro internazionale
Il corso era in inglese, con studenti dall’Islanda e, per metà, da altre parti del mondo. La didattica era molto collaborativa da parte dei docenti, flessibile e senza stress: alternava frequenza alle lezioni, lavori di gruppo ed elaborazioni scritte, tipo tesine. Così ho potuto continuare a lavorare mentre studiavo. Da notare che in Islanda la qualità di vita garantisce un’ottima conciliazione fra ambito privato e lavoro.
La stessa azienda con cui stavo lavorando mi ha messo a ruolo per promuovere la sostenibilità al suo interno, cosa che mi ha reso possibile svolgere una tesi applicata. Ancora oggi sono a capo di una squadra che elabora nell’azienda le strategie per realizzare gli obiettivi dell’Agenda Onu 2030. Oltre a ciò, attualmente frequento un master in Europrogettazione alla Venice International University, insegno in un polo didattico a Verona e, insieme a Beatrice Scappini, fondatrice di Sustainabilia, faccio consulenza e formazione in sostenibilità.
Verso The Economy of Francesco
Beatrice, che da sempre ha lavorato nell’ambito della sostenibilità, mi ha parlato dell’evento convocato da papa Francesco per dare «un’anima all’economia» e mi ha coinvolto. Pensavo fosse una sorta di giornata mondiale della gioventù su temi economici, e mi sono iscritta per incontrare altre persone che stavano approfondendo tematiche simili a quelle che mi stanno a cuore, per rendere l’economia più sostenibile dal punto di vista ambientale e sociale. Credo che solo “insieme” diventi probabile promuovere un cambiamento che sia davvero mondiale.
Nel 2019, quando ho chiesto di partecipare a EoF, ero in Islanda e stavo ancora studiando. Mi hanno chiesto le motivazioni e in quali ambiti operassi (tipo di lavoro, di ricerca o di cambiamento sociale), così mi sono registrata nell’ambito “ricerca”, parlando della mia tesi applicata che ha analizzato gli impatti socio-ambientali di un’azienda al fine di poterli migliorare. Ma nel frattempo ho terminato gli studi e lavorato nella sostenibilità, così ho partecipato all’evento come changemaker, agente di cambiamento sociale.
Con spirito di amicizia
Il comitato organizzativo di EoF ci ha invitato a entrare in contatto con giovani del nostro stesso territorio, a livello sia regionale che di provincia, per costruire un “EoF di prossimità”. Ha chiesto anche disponibilità a stabilire degli “hub regionali” e coordinarli; e io ho dato la mia. Così, insieme a una ragazza di Padova sono diventata referente per il Veneto.