Mi chiamo Pina, sono italiana, e da 37 anni vivo in Egitto. Il primo Capitolo lo ho vissuto nel 1992.
Nel corso dell’anno la preparazione all’evento è stata completamente nuova, come pure la metodologia con cui è stato condotto. Negli altri Capitoli, ogni Circoscrizione presentava la propria relazione, cosa che qui non è avvenuta: siamo state tutte invitate a “vedere la congregazione dall’elicottero” per averne una visione globale, di “corpo congregazionale”.
Le dinamiche di gruppo, molto varie e partecipate, hanno dato a tutte la possibilità di esprimersi e le tante partecipanti giovani hanno portato un’atmosfera di allegria. Anche il documento finale è stato “costruito” in modo davvero originale.
Questo è un Capitolo storico, non soltanto per quello che la congregazione vive oggi, ma soprattutto perché ci invita a una trasformazione dal di dentro.
Pina De Angelis
Mi chiamo Lily, sono ugandese e vivo in Sud Sudan.
È la seconda volta che partecipo al Capitolo. Rispetto a quello del 2016, questo è un’altra cosa, anzitutto per le capitolari: molte sono giovani e molte partecipano per la prima volta. Hanno portato una ricchezza di grande spontaneità. La coppia che ha facilitato la seconda settimana ha offerto metodi di interazione molto arricchenti e la traduzione simultanea mi ha dato la possibilità di esprimermi liberamente in inglese. Alcuni temi, già trattati nel 2016, oggi hanno assunto una luce nuova: lo stile di governo più sinodale, il fluire della comunicazione a vari livelli, la preparazione di coloro che sono attratte dalla nostra vita, la sostenibilità nelle sue molteplici sfaccettature e anche la precisazione che essere anziane non equivale a essere malate.
Siamo davvero un “corpo congregazionale”!
Lily Grace Akumu Lam
Sono Caterina, italiana, e vivo in Brasile. È la prima volta che partecipo al Capitolo. Dall’inizio ho avvertito un’atmosfera di armonia e pace, che è cresciuta con il passare dei giorni. La coppia di facilitatori, Alberto ed Eva, ha saputo coinvolgerci tutte per scegliere ciò che è davvero essenziale e specifico “nostro” per il prossimo sessennio. La metodologia ci ha dato l’opportunità di conoscerci, di sperimentare la fiducia tra noi e di saper credere nell’azione dello Spirito Santo, che si serve di tutto per manifestarsi e dirci che solo Lui deve essere il protagonista. Partecipare al Capitolo è una grazia: porto con me l’esperienza di sinodalità e una rinnovata vocazione missionaria, per saper riconoscere i passi di Dio nella storia e nel popolo con cui vivo.
Caterina Ingelido
Mi chiamo Veronicah, sono del Kenya e vengo dall’Etiopia. È la prima volta che partecipo a un Capitolo ed è stato caratterizzato da comunione tra noi e un senso profondo di appartenenza. Per me è stata un’occasione di comprendere meglio la nostra identità di Suore missionarie comboniane e capire dove vogliamo andare: è stato molto più di una programmazione per i prossimi sei anni. È stato un tempo di formazione e informazione, vissuto attraverso la preghiera, le relazioni e le discussioni, sia nei vari gruppi di lavoro che in assemblea. Tra noi è prevalso l’ascolto reciproco. Ciò che mi ha più arricchito è l’immagine del pane come simbolo di ciò che vorremmo essere nel prossimo sessennio: per le sorelle, per la Chiesa e per i popoli. Prego Dio che ci aiuti davvero ad “essere pane”.
Veronicah Wangui Mburu
Sono Ann Lucy, vengo dal Kenya e ho vissuto in Sudan. È la prima volta che partecipo al Capitolo e sono arrivata con tante aspettative, molto curiosa di incontrare le altre capitolari. Ho scoperto una grande internazionalità, che apporta prospettive molto diverse. Anche la traduzione simultanea è stata una bella sorpresa: ci ha permesso di esprimerci liberamente. La presenza laicale, poi, è stata illuminante: conferma che la collaborazione con persone laiche competenti, che noi già viviamo in Kenya, è un grande arricchimento per tutte noi.
Ann Lucy Wanjiku Njoroge
Mi chiamo Roma, sono eritrea, ho vissuto in Uganda e adesso vengo dall’Eritrea. È la seconda volta che partecipo al Capitolo. Rispetto a quello del 2010 mi sembra davvero particolare: è stato preparato coinvolgendo attivamente tutta la congregazione ed è stato condotto con una metodologia nuova. Mi è piaciuto tanto!
Roma Tecle Keflu
Sono Eleonora, italiana. Vivo in Mozambico. Ho partecipato a tre Capitoli, ma questo ha respirato un clima di serenità, molto familiare, che si è rafforzato nei giorni: così abbiamo affrontato con disponibilità, responsabilità e impegno le riflessioni in aula e i lavori di gruppo. La nuova metodologia ci ha davvero permesso di “lavorare insieme”, mettendo in evidenza ciò che è davvero fondamentale.
Elenora Reboldi
Sono Adriana, ecuadoriana. Ho vissuto in Etiopia, Sud Sudan ed Ecuador. Adesso vengo dagli Usa.
Questa è la terza volta che partecipo a un Capitolo: la prima è stata nel 1998. Questo è nuovo per la varietà di sorelle giovani e provenienti dall’Africa. È nuovo anche per il modo in cui si è svolto il discernimento: non ha focalizzato il “fare” ma “come essere missione”, con creatività, nei diversi contesti in cui viviamo.
Adriana Tovar Villacís
Sono Angelina, ugandese; ho vissuto in Sud Sudan e sono attualmente in Uganda. Ero al Capitolo del 2010, ma questo è davvero speciale, anzitutto perché coincide con il nostro Giubileo. Inoltre la preparazione remota ha coinvolto tutta la congregazione e abbiamo avuto persone laiche a facilitare il nostro discernimento. Eccellente!
Angelina Nyakuru
Mi chiamo Elizabeth, sono ecuadoriana e vivo in Mozambico. È la seconda volta che partecipo al Capitolo. Grazie alla metodologia adottata, qui tutte abbiamo camminato insieme.
Molto utile è stata anche la presenza della canonista, suor Maia Luisi, che ha chiarito prontamente questioni rilevanti del documento finale. Abbiamo davvero sentito la forza dello Spirito!
Celia Elizabeth Carrillo Sánchez
Sono Vincienne, congolese. Ho vissuto in Egitto e in Sud Sudan. Adesso vengo dalla Repubblica democratica del Congo, ed è la prima volta che partecipo a un Capitolo. Per me tutto è nuovo, ma mi è piaciuto tanto scoprire la congregazione ascoltando direttamente le persone. In particolare ho apprezzato la realtà delle Americhe, che non conoscevo. Novità assoluta è stata la presenza di laici, ma ci hanno davvero aiutato ad andare a fondo nella nostra identità. Torno con grande gioia tra le giovani candidate che sto accompagnando.
Vincienne Abiandroa Laliwa
Mi chiamo Sandra, ho vissuto in Eritrea e Sud Sudan e questa è la prima volta che partecipo al Capitolo. Quello che mi è piaciuto di più è l’incontro tra di noi; prima conoscevo le altre realtà della congregazione a livello intellettuale, ma l’incontro con le sorelle che in esse vivono ha dato uno spessore molto più profondo alla mia conoscenza.
Sandra Regina Amado
Sono Ángeles, messicana, e vivo in Brasile. Questo è il mio terzo Capitolo: il primo è stato nel 1998. Di questo ho apprezzato molto gli argomenti, la preparazione e il clima. Anche la metodologia è stata nuova: penso che esprima davvero la realtà dell’istituto e la realtà del mondo.
María de los Ángeles Funes Rodríguez