Ricordate il referendum del 12 e 13 giugno 2011?
Venne celebrato come un evento di portata storica a difesa dell’acqua pubblica, che l'art. 23 bis della Legge n. 133/2008 aveva avviato alla privatizzazione.
Il quesito referendario per l’abrogazione di quell’articolo, votato dal 57% di aventi diritto, ottenne un grande successo, con circa il 95% di “sì”,… ma i suoi effetti non sono ancora visibili.
Oggi, a 10 anni da quel voto popolare raccolto con tanto entusiasmo dai comitati promotori del referendum, l’acqua è addirittura quotata in Borsa come una merce.
Nella ricorrenza del 10° anniversario il Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua denuncia questa “svolta azionaria” che espone l’acqua alla «speculazione dei grandi capitali e alla emarginazione dei territori», e contesta la «“riforma” del settore idrico contenuta nel Recovery Plan (Pnrr)», che incentiva la privatizzazione soprattutto nel Mezzogiorno.
È l’ennesimo tentativo di disconoscere l’esito di quello storico referendum e favorire «la gestione mercantile dei beni comuni»; una ferita grave inferta alla democrazia.
La pandemia covid-19 continua a imperversare nel mondo e potrà essere debellata soltanto da una radicale conversione dell’attuale sistema economico, profondamente ingiusto, centrato su “esorbitanti profitti immediati” per pochi magnati e su uno sfruttamento scandaloso che ruba dignità a moltissime, troppe persone.
Il Rapporto mondiale sullo sviluppo dell'acqua 2021 dell’Onu è un grido d’allarme: una persona su tre non ha acqua pulita, e nei prossimi anni la situazione diventerà ancora più grave.
«Oggi più di ieri – ribadisce il Forum – è importante riaffermare il valore universale dell'acqua come bene comune e la necessità di una sua gestione pubblica e partecipativa come argine alla messa sul mercato dei nostri territori e delle nostre vite, e contrastare il rilancio dei processi di privatizzazione attuato mediante il Pnrr e le riforme che lo accompagneranno».
Per non dimenticare il referendum del 12-13 giugno 2011, il Forum organizza una mobilitazione articolata a livello locale e nazionale, volta anche a contrastare «il nucleare civile e militare in ogni sede europea e internazionale», anche quello finalizzato alla produzione di energia elettrica o alla filiera dell’ idrogeno.
Nel rispetto del distanziamento ancora imposto dal covid, domenica 13 giugno alle ore 18.00 è programmato un dibattito online a carattere internazionale “L'acqua, tra privatizzazioni e ripubblicizzazioni”.
Come cittadini e cittadine responsabili, possiamo continuare a ignorare il destino dell’acqua che ci dona vita?