«La trasformazione positiva del mondo scaturisce dall’utopia: una società che non ha utopia è destinata a morire».
Con queste parole Riccardo Petrella spiega il conferimento della Laurea honoris causa in Utopia a Domenico Lucano. Sabato 27 ottobre 2018, nel Monastero di Sezano presso Verona, l’Università del Bene Comune premia chi ha avuto l’audacia di sognare, far sognare e realizzare il proprio sogno insieme alla sua comunità. Il sindaco di Riace, attualmente sospeso, ha trasformato un’utopia in realtà.
Molto provato dalle vicissitudini giudiziarie delle scorse settimane, Domenico Lucano non potrà presenziare all’evento. La sua poltrona vuota, però, parla comunque: afferma che chi sogna alimenta l’energia e la tenacia per far vivere meglio tutta la società, ovvero l’utopia realizzabile e realizzata diffonde il “bene comune”.
A Riace l’accoglienza e la valorizzazione delle persone immigrate ha riportato vita, a Roma e in molte altre parti d’Italia le misure che spingono tanti immigrati a diventare “irregolari” crea buchi neri dove la criminalità e la morte prendono il sopravvento. Lo dimostra anche la tragedia della giovanissima Desirée.
Se tanti cittadini e cittadine italiane stanno lasciando il proprio Paese, con numeri in crescita rispetto al 2017, lo fanno seguendo un sogno. Devono “essere respinti” come coloro che seguono lo stesso sogno lasciando il proprio Paese dall’Africa o dall’Asia?
Padre Alex Zanotelli prospetta un auspicio che condividiamo: Riace riparte!
Chissà! Se ognuno e ognuna di noi comincia a perseguire la “laurea in utopia”, anche il nostro Paese, tanto spaventato e ripiegato su se stesso, potrà rivivere.