Il 30 maggio scorso Piero Stefani, presidente del Sae, in una lettera a socie e soci auspicava un «segno ecumenico molto significativo»: che dopo sei decenni la presidenza dell’associazione fosse, per la prima volta, assunta da un/a protestante. In presenza di candidature di quest’area, Stefani avrebbe lasciato «con serenità e fiducia la mano ad altri/e, capaci, più di me, di instillare nel Sae uno spirito di novità». Ha trovato ascolto: l’estate ha portato la candidatura di Erica Sfredda, valdese, e quella di Antonio Cavarra, battista.
Allo spoglio delle schede elettorali, Erica Sfredda ha ricevuto 260 voti su 321 ed è la nuova presidente del Sae per il quadriennio 2022-25. A membri del Comitato esecutivo sono stati eletti Simone Morandini, Donatella Saroglia, Livia Gavarini, Francesca Del Corso.
Per la prima volta la presidenza del Sae è protestante, confessione che per numero è la seconda nell’associazione, a maggioranza cattolica e con una ristretta minoranza ortodossa. Nata da madre valdese e padre metodista impegnati nell’ecumenismo, Sfredda si è laureata in Scienze bibliche e teologiche alla Facoltà valdese di teologia di Roma ed è diventata predicatrice locale. È sposata e ha un figlio. Nella sua presentazione ricorda le esperienze alla sessione estiva del Sae alla Mendola, dove è cresciuta nella fede e nell’identità confessionale e ha dialogato con religiosi delle altre Chiese e coetanei. Dopo un periodo di assenza, il ritorno e l’impegno nell’associazione. Sfredda si propone di incentivare «una formazione ecumenica seria e ad ampio raggio»; prestare «un’attenzione privilegiata ai giovani, che sono già oggi la Chiesa»; osservare e partecipare ai cammini delle Chiese, e al mondo con le sue tragedie; dare voce alle correnti di pensiero teologico delle donne, delle persone straniere che vivono in Italia, di chi è impegnato nella cura dell’ambiente. Infine «costruire reti che collaborino al dialogo nelle nostre città ed a livello nazionale».
Presidenza protestante, Comitato esecutivo cattolico. Tre dei neoeletti hanno in comune l’esperienza giovanile alle sessioni della Mendola, il rapporto con Maria Vingiani e la continuità del cammino nell’associazione. Due erano già stati membri del Comitato esecutivo: Donatella Saroglia, avvocata presso il Tribunale ecclesiastico lombardo, e Simone Morandini, docente di matematica e fisica e vicepreside dell’Istituto di studi ecumenici San Bernardino di Venezia. Livia Gavarini, insegnante, è delegata diocesana per l’ecumenismo e il dialogo a Pinerolo, diocesi che ha una lunga tradizione ecumenica, ed è responsabile del gruppo locale del Sae. Francesca Del Corso è approdata alla sessione estiva del Sae nel 2010, ma già si occupava di ecumenismo e dialogo interreligioso. Laureata in Informatica, forma una coppia ecumenica con il marito Marco Sommani, valdese. È responsabile del gruppo Sae di Livorno.