Sono state le religiose dell’Unione internazionale delle Superiore generali (Uisg), ricevute in udienza da papa Francesco il 12 maggio scorso, ad avviare il processo: «Perché non costituire una Commissione ufficiale che potrebbe studiare la questione del diaconato alle donne?». La risposta non si fa attendere: «Credo di sì. Sarebbe fare il bene della Chiesa di chiarire questo punto. Sono d’accordo. Io parlerò per fare qualcosa di simile. Accetto la proposta. Sembra utile per me avere una Commissione che chiarisca bene».
Segue una consultazione inclusiva: papa Francesco chiede suggerimenti a suor Carmen Sammut, presidente dell’Uisg, e al prefetto della Congregazione per la Dottrina della fede, il cardinale Gerhard Müller. Una donna e un uomo, che offrono differenti sensibilità. E lo scorso 26 giugno, rientrando dalla visita in Armenia, Francesco ne parla in aereo con i giornalisti: le liste con i nomi, da lui sollecitate, sono già sulla sua scrivania.
Con una comunicazione asciutta, il 2 agosto la scelta dei nomi viene resa pubblica dalla Sala stampa vaticana: «Il 12 maggio 2016 il Santo Padre, nel corso dell’incontro – svolto in forma di dialogo nell’Aula Paolo VI – con le partecipanti all’Assemblea plenaria delle Superiore generali, ha espresso l’intenzione di “costituire una commissione ufficiale che possa studiare la questione” del Diaconato delle donne, “soprattutto riguardo ai primi tempi della Chiesa”. Dopo intensa preghiera e matura riflessione, Sua Santità ha deciso di istituire la Commissione di studio sul diaconato delle donne, chiamando a farne parte i seguenti….».
In tutto, oltre al presidente, sei uomini e sei donne: il numero ricorda i dodici apostoli, ma quelli erano tutti uomini.
Il presidente è monsignor Luis Francisco Ladaria Ferrer, gesuita, segretario del Dicastero per la Dottrina della fede dal 2008, uomo noto per le sue doti di mediatore. Classe 1944, è originario dell’isola di Maiorca (Spagna). Dopo la laurea in Giurisprudenza presso l’Università di Madrid, nell’ottobre del 1966 entra nella Compagnia di Gesù; diventa poi ordinario di Teologia dogmatica alla Facoltà di teologia della Pontificia Università Gregoriana (Roma), di cui diviene vicerettore dal 1986 al 1994. Nominato consultore del Dicastero per la Dottrina della fede nel 1995, nel 2008 ne diviene segretario, per volere di papa Benedetto XVI. Nello stesso anno, in un’intervista a 30Giorni, il mensile internazionale di Comunione e liberazione, sottolineò il valore dei Padri della Chiesa in una prospettiva dinamica: «Dobbiamo leggerli e gustarli per poterci avvicinare meglio alla freschezza del messaggio evangelico, a Gesù, e questo è un valore permanente più che legato all’attualità, che per sua natura è cangiante, cambia di minuto in minuto. I Padri della Chiesa sono una sorgente che sgorga in un’epoca più vicina a quella apostolica. È questo che li rende sempre attuali».
Anche gli altri sei uomini della Commissione sono tutti sacerdoti e in prevalenza consacrati.
Molto più variegata la presenza femminile, che raccoglie più laiche che donne consacrate.