Oggi, che maggiore calma sembra prevalere sul rumore che ha seguito il nostro incontro, possiamo dire che le questioni da noi sollevate durante l’udienza volevano riflettere una realtà più ampia del solo diaconato.
La missione delle religiose, i rapporti con le Chiese locali, lo studio e la formazione, il ruolo e il servizio dell’Unione internazionale delle Superiore generali (Uisg) per le donne consacrate.
Sollecitando una Commissione di studio sul diaconato permanente alle donne, l’Uisg ha solo gettato un seme, ma ora il lavoro dei membri della Commissione, uomini e donne, avrà un suo cammino, che noi seguiremo con attenzione, ma apre strade che vanno più in là di noi.
In Italia, come all’estero, tante donne e uomini, teologi e biblisti, riflettono e scrivono da molto tempo sul tema di una presenza femminile più incisiva nella Chiesa cattolica, sia nell’ambito consultivo (e di passi ne sono stati fatti), sia in quello più decisionale. Possiamo dire che l’Uisg ha solo raccolto qualcosa che già esisteva e lo ha posto a tema in un contesto privilegiato, come l’incontro con papa Francesco.
Siamo state invitate a partecipare, lo scorso novembre, al Convegno di Vicenza sul tema del Diaconato: erano presenti tre esponenti della Uisg. Ci ha fatto piacere constatare tanta ricchezza di riflessione e dibattito, ascoltando anche le sfide e le difficoltà di uomini diaconi permanenti.
Cosa ci aspettiamo per il futuro? L’Unione internazionale delle Superiore generali continuerà a lavorare per favorire la missione comune delle religiose «tessendo solidarietà per la vita», in particolare nei luoghi più difficili; per rafforzare le competenze e la formazione permanente per rispondere meglio alle sfide della società globale; per far conoscere il prezioso lavoro delle religiose per la pace e i diritti umani.
Le religiose sono una presenza numerosa che si fa gesto, voce, pensiero, parola.
Desideriamo che la Chiesa nutra di più il suo volto femminile, nei diversi ambiti: istituzionali, missionari, di studio.