Da aprile a novembre 2017 si è svolta la prima fase, quella delle consultazioni. La decisione Usa di recedere dal processo, annunciata lo scorso 2 dicembre, ha sollevato rammarico e preoccupazione, ma non ha bloccato i progressi. Da novembre, la seconda fase sta già raccogliendo le proposte; la terza, da febbraio a luglio 2018, entrerà nel vivo dei non facili negoziati fra gli Stati membri.
Dal 4 al 6 dicembre 2017 la Conferenza intergovernativa di Puerto Vallarta, Messico, ha già raccolto i frutti delle consultazioni da 5 conferenze regionali, due audizioni aperte e 70 incontri nazionali.
Erano presenti 136 Stati membri, con oltre 400 delegati, le agenzie specializzate dell’Onu e 16 ong internazionali, fra cui Vivat International. Anche papa Francesco ha inviato un video messaggio.
Nella conferenza è stata invocata una prospettiva di genere per le migrazioni regolari e la partecipazione al processo degli stessi migranti. È stato ribadito che è assolutamente urgente cambiare il modo in cui le migrazioni sono presentate: serve partire dai fatti per sfatare i miti.
Se è responsabilità di ogni Stato contrastare la tratta di persone, a livello regionale dovrebbero operare meccanismi di collaborazione interstatali per ridurre il contrabbando di persone e la tratta.
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